Fino ad oggi per le aziende è possibile la verifica della regolarità contributiva tramite l’interrogazione nel cassetto previdenziale dell’INPS, i cosiddetti “semafori”, ma questo non garantisce la regolarità in tempo reale e costringe le aziende che intendono fruire delle agevolazioni a interrogazioni periodiche per verificare che non risultino emesse note di rettifica a loro carico, anche solo per errori formali, per non incorrere nel disconoscimento dei benefici.

Ieri l’annuncio dell’INPS che dal 1° luglio p.v. sarà rilasciata la nuova utility DPA (Dichiarazione preventiva di agevolazione), collocata nella piattaforma DIResCO (Dichiarazione di responsabilità del Contribuente), che consente un controllo complessivo di tutte le posizioni abbinate codice fiscale del richiedente. Basterà inserire una delle matricole dell’azienda ed in automatico la procedura controllerà la regolarità contributiva di tutte le posizioni. Non sarà più necessario accedere per ciascuna matricola come oggi avviene.

Il modello è già precompilato e non si deve far altro che inserire il numero dei mesi in cui si intende usufruire delle agevolazioni (max 12 mesi). Il sistema protocolla la domanda e crea una richiesta di DURC on line tante volte quanti sono il numero dei mesi indicati.

Ad inizio mese, per ogni periodo richiesto, la procedura in automatico effettua una domanda di DURC online, avvisando di eventuali note di rettifica emesse e consentendo ai datori di lavoro di mettersi in regola anche con richieste di dilazione.
E’ inoltre previsto un alert, all’ultimo mese di agevolazione richiesto, che avvisa il soggetto dell’approssimarsi della scadenza inserita, in modo che, se fosse necessaria una proroga della agevolazione, è consentito inserire ulteriori mesi di controllo.
Le procedura non è obbligatoria, ma è sicuramente opportuna anche in considerazione del fatto che d’ora in poi la nota di rettifica ex art. 1 comma 1175, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 sarà emessa immediatamente come definitiva.

VERA – Verifica regolarità aziendale
L’INPS ha inoltre illustrato la procedura di Verifica Amministrativa (VERA) che consentirà di verificare in qualsiasi momento la regolarita? dell’azienda e di intervenire per tempo sulle eventuali inadempienze segnalate, in modo da trovarsi in regola al momento della scadenza del DURC in corso di validita?.
Il DURC ha una validità di 120 giorni dal rilascio e per evitare che ci siano soluzioni di continuità tra un periodo e l’altro l’Inps ha implementato la procedura con l’utility Verifica Amministrativa (VERA). Attraverso un cruscotto, accessibile per ora solo agli utenti, sarà ora possibile verificare in qualsiasi momento la regolarità dell’azienda, simulando in pratica gli effetti del lancio di un DURC online.
Per ora l’accesso è permesso solo agli utenti attraverso il PIN dispositivo. Gli intermediari saranno ammessi alla fine del processo di attuazione della “Delega unica per i processi di regolarizzazione” (DURC, istanze di transazione, dilazioni) che consentirà di poter operare su posizioni dove continueranno ad operare intermediari con deleghe per adempimenti ordinari.
La procedura VERA non ha valore certificativo, ma costituisce la base di partenza per definire più celermente le situazioni di irregolarità.

BANCA DATI APPALTI
Da ultimo è stata illustrata la “Banca Dati Appalti” uno strumento che permette al committente di controllare la correttezza degli adempimenti contributivi effettuati dall’appaltatore nei confronti dei dipendenti impegnati nell’appalto.

La procedura è partita in via sperimentale con gli appalti che vedono committente l’INPS e alcune grandi aziende private. A breve sarà disponibile a tutti e permetterà, tramite il controllo incrociato fra dichiarazioni effettuate dal committente e le dichiarazioni UNIEMENS trasmesse dell’appaltatore, di valutare la congruità dei versamenti.
Il committente e l’appaltatore dovranno registrarsi sulla piattaforma e tramite un file excel verranno recepiti i codici fiscali dei lavoratori impegnati nell’appalto e la percentuale di impiego degli stessi. La procedura genera un CIA-codice identificativo appalto, che andrà inserito nell’UniEmens per ogni lavoratore. Sarà possibile, sia per il committente che per l’appaltatore, variare i nominativi e le percentuali di impiego.
Mensilmente l’INPS generà un documento denominato RAM – Rendicontazione appalto mensile, che, previa autorizzazione da farsi all’uopo rilasciare, potrà essere inviata al committente.

Questo strumento permette al committente di controllare mese per mese gli adempimenti dell’appaltatore evitando così il rischio di vedersi, anche dopo aver saldato ogni suo debito, chiamato a rispondere in solido.

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