Muoversi nel complesso panorama degli aiuti alle imprese. Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento “Aiuti di Stato e contributi in regime “de minimis”: stato dell’arte e problematiche attive”. Lo scenario politico-economico e il contesto competitivo attuali impongono anche alle aziende italiane, e a tutti i soggetti a vario titolo interessati ai processi di imprenditorialità, investimenti e crescita delle imprese, un’analisi di fenomeni ed eventi che avvengono su scala sovranazionale, con particolare riferimento all’ambito dell’Unione Europea. Gli effetti degli atti emanati a livello comunitario ormai incidono in maniera sempre più concreta sulla gestione delle aziende, che ne sono influenzate dal punto di vista reddituale, finanziario, operativo e strategico. Lo studio dei Commercialisti fa luce su alcuni degli aspetti di maggiore impatto sulla vita delle imprese, vale a dire il tema dei contributi concessi (in maniera diretta o indiretta) dalla Comunità Europea, la loro compatibilità con il quadro normativo sugli aiuti di Stato e, in particolare, il tema degli aiuti concessi in regime “de minimis”.
Trattandosi di un sostegno generalmente di importo contenuto, tali contributi riguardano una platea di soggetti molto ampia, che deve confrontarsi, tuttavia, con una serie di problematiche applicative, tra cui la determinazione della dimensione dell’azienda o la metodologia da adottare per definire il concetto di “impresa unica”. Il documento dopo una premessa e una analisi del quadro normativo sugli aiuti di stato si focalizza sui contributi in regime “de minimis”, dalle caratteristiche generali agli aspetti peculiari. In particolare il campo di applicazione e i soggetti beneficiari del Regolamento 1407/2013, la verifica dei massimali, gli aiuti diversi da sovvenzioni dirette in denaro, i beneficiari in forma aggregata, le operazioni straordinarie e la cumulabilità con altre agevolazioni. Approfondimento anche sul concetto di “impresa unica”, con relative caratteristiche e problematiche e un esame degli orientamenti di prassi e Giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea.
Allegati

diritto
Rating di legalità, vantaggi e opportunità per imprese e professionistiIn un documento del Consiglio e della Fondazione nazionali dei commercialisti focus su uno strumento finalizzato a promuovere principi etici nei comportamenti aziendali
fisco
DFP 2025, Commercialisti: “Auspicabile utilizzo riduzione tax gap per diminuzione pressione fiscale ceto medio”Il Consiglio Nazionale chiede anche di destinare le risorse del piano Transizione 5.0 a una misura per l’efficientamento energetico degli edifici per evitare che restino inutilizzate a causa della complessità della norma
CNDCEC
Riforma fiscale e competitività Sistema Paese: convegno a Ostia il 7 maggioEvento formativo organizzato dalla Scuola di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza con il patrocinio del Consiglio Nazionale dei Commercialisti