Proprio mentre al Consiglio Europeo Straordinario riunito a Bruxelles si trova il compromesso che prevede un’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea rinviata al 31 ottobre prossimo, con un tagliando previsto a giugno, cioè dopo le elezioni europee, anche l’Italia si organizza per gestire gli effetti collegati alla Brexit.

Nel Settore Internazionale della Divisione Contribuenti dell’Agenzia delle Entrate, il direttore di Ader, Antonino Maggiore, ha disposto l’istituzione di un Punto di assistenza che è stato denominato “Info Brexit”.

“Info Brexit” sarà dedicato a rispondere ai quesiti inviati da soggetti residenti e non residenti nel nostro Paese, che riguardino gli effetti dell’uscita dall’Unione Europea del Regno Unito, ovviamente su fattispecie che richiedono l’applicazione di norme e regolamenti in materia di imposte dirette e indirette di competenza dell’Agenzia.

In base al provvedimento di istruzione del punto di assistenza si è stabilito che alle risposte fornite ai quesiti non si debbano applicare le disposizioni vigenti in materia di interpello del contribuente.

I quesiti andranno rivolti all’Agenzia delle Entrate inoltrandole al Punto di assistenza “Info Brexit” tramite la casella di posta elettronica infobrexit@agenziaentrate.it.

Come noto, in seguito al referendum del 23 giugno 2016, il governo del Regno Unito ha attivato il meccanismo di ritiro dall’Unione previsto dall’articolo 50 del Trattato sull’Unione europea. L’attivazione della procedura ha comportato ufficialmente l’avvio dei negoziati per concordare i termini dell’uscita formale del Regno Unito dall’Unione europea, inizialmente prevista per il 29 marzo 2019 e, in seguito posticipata al 12 aprile.

Attualmente, le modalità e la tempistica della fuoriuscita del Regno Unito dalla Unione europea non risultano ancora definite, anche per la situazione di stallo, pressoché una paralisi, determinatasi nel Parlamento di Westminster.

Secondo le comunicazioni della Commissione Europe in tema di Brexit, i singoli Paesi, tutte le parti interessate e le Autorità nazionali ed europee devono prepararsi in particolare a due circostanze: la ratifica dell’accordo di recesso, oppure il ritiro del Regno Unito dall’Unione Europea senza alcun accordo, la soluzione così detta “no deal”.

Da queste comunicazioni della Commissione ne è discesa l’opportunità di garantire un punto di assistenza dedicato a tutti i possibili effetti della Brexit.

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