Le regole tecniche attuative del d.lgs. 231/2007 sono state approvate definitivamente dal CNDCEC all’esito di un lungo iter, nel corso del quale esse sono state oggetto di confronto dapprima con gli Ordini territoriali, ai quali il documento è stato sottoposto in consultazione nel febbraio 2018, poi con il Comitato di Sicurezza Finanziaria, chiamato dalla legge ad esprimere un parere preventivo.

Come più volte ribadito, il CNDCEC non condivide l’impostazione di fondo di una normativa completamente sbilanciata sugli adempimenti formali, a dispetto della sua dichiarata ratio di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

Nondimeno, permane l’obbligo di attuare la norma, come imposto dal d.lgs. 90/2017, fornendo le regole necessarie per attuare concretamente obblighi a fronte dei quali sono previste pesanti sanzioni, come purtroppo ben sanno i colleghi che hanno subito in questi anni ispezioni e controlli antiriciclaggio.

In tal senso si sono mosse tutte le professioni destinatarie della normativa, che hanno predisposto o stanno attualmente predisponendo, in parte sotto forma di regole tecniche e in parte sotto forma di linee guida, le procedure necessarie per la valutazione del rischio, l’adeguata verifica e la conservazione.

Con riferimento a tali aspetti il documento del CNDCEC, tenendo inevitabilmente conto degli spazi ristretti concessi dalla legge, individua non poche semplificazioni: dalla individuazione di numerose prestazioni a rischio “non significativo”, in relazione alle quali l’adeguata verifica è di fatto depotenziata, alla completa equivalenza dei supporti – cartacei o informatici – utilizzabili per la conservazione. Quanto alla valutazione del rischio, il modello proposto nelle Regole tecniche recepisce le prescrizioni della Commissione europea e la metodologia indicata dal CSF: le apparenti difficoltà insite nel modello potranno essere agevolmente superate mediante l’utilizzo dei supporti – cartacei e informatici – che verranno a breve forniti dal CNDCEC a tutti gli iscritti, unitamente ad un corso e-learning che di fatto allunga di sei mesi il termine per l’adeguamento alle nuove disposizioni, ormai in vigore dal 4 luglio 2017.

 

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