Verrà siglato domani 14 novembre un protocollo d’intesa tra l’Ordine dei commercialisti di Napoli, il Segretariato Regionale MiBAC per la Campania e ALES, la società partecipata al 100% dal MiBAC incaricata di gestire e promuovere l’Art bonus. La firma avverrà durante il convegno “Il ruolo del commercialista al fianco del MiBAC e di ALES per lo sviluppo territoriale del sistema portuale” che si svolgerà nella città partenopea, presso la sede dell’Ordine in piazza dei Martiri (ore 9:30-13:30).

L’accordo si inserisce all’interno del progetto “Sportello Art bonus” del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, deputato al sostegno di istituti e luoghi della cultura afferenti al MiBAC Campania. Si tratta di un progetto sperimentale, unico in Italia, con il quale si intendono supportare i progetti delle istituzioni culturali anche sugli aspetti legati all’Art bonus: da quelli tecnici, che possono riguardare i progetti in sé ed il loro caricamento sul portale dedicato, all’impostazione di una corretta campagna di fundraising, fino all’assistenza sugli aspetti contabili e fiscali.

L’Ordine dei commercialisti di Napoli segue da anni con attenzione gli sviluppi del mondo della cultura attraverso la commissione “Gestione imprese della cultura”, presieduta da Aldo Petrucciani. In un’epoca in cui la cultura non è considerata sempre una priorità è fondamentale fare squadra per sostenere quelle realtà virtuose che operano in questo campo. Il protocollo rappresenta quindi una grande risposta e dimostra ancora una volta il fondamentale ruolo che i commercialisti possono rivestire nel sistema Paese.

Con il protocollo d’intesa, finalizzato a dare nuovi stimoli a tutto il comparto culturale campano, si intendono affrontare diversi temi:

– coinvolgimento dei commercialisti sul tema Art bonus, che va dal supporto tecnico in materia contabile e fiscale allo Sportello Art bonus, alla promozione all’interno dell’Ordine per aumentare la sensibilità culturale delle imprese assistite dai commercialisti e favorire l’esercizio di questa misura fiscale su tutto il territorio locale;

– promozione e diffusione della cultura d’impresa, come parte integrante del sistema culturale del Paese, e del contratto di rete, strumento importante attraverso cui le imprese possono superare i limiti legati alla piccola dimensione per realizzare insieme progetti e iniziative su larga scala che accrescono la competitività individualmente e collettivamente, pur mantenendo ognuna la propria autonomia;

– formazione di nuove filiere finalizzate alla condivisione della tecnologia e del know-how innovativo attraverso l’integrazione tra comparti industriali e professionalità scientifiche nell’intento di agevolare la crescita complessiva della filiera culturale e creativa.

“All’interno dell’accordo – afferma il presidente dell’Ordine di Napoli, Vincenzo Moretta – la figura del commercialista assume un grande rilievo non solo come consulente in grado di dirimere dubbi e perplessità sull’Art Bonus, ma anche come facilitatore della nascita delle reti d’impresa per la cultura. Inoltre, gli aspetti fiscali e contabili che spesso, all’interno di determinate procedure, sono visti come ostacoli alla creazione di nuove esperienze, oggi diventano il centro promotore di una visione strategica del panorama culturale e rientrano a pieno titolo tra le attività di valorizzazione della filiera culturale e creativa”.

“I commercialisti possono assumere un ruolo di grande rilievo – sottolinea Maria Utili, direttrice del Segretariato regionale – nel trasformare in sostegno concreto l’interesse e l’attaccamento dei cittadini nei confronti del patrimonio artistico del nostro Paese, attraverso l’utilizzo delle misure introdotte con l’Art bonus, arrivando a supportare non solo le istituzioni più importanti e a maggiore visibilità, ma anche i tanti, straordinari luoghi della cultura del nostro territorio che costituiscono il nocciolo duro di quella ricchezza culturale diffusa che rende unica l’Italia”.

“Questo accordo – conclude Mario De Simoni, presidente e AD di ALES – consentirà di potenziare la diffusione di uno strumento importante come l’Art bonus e dimostra il valore di iniziative che permettono la costruzione di sinergie tra professionalità diverse al fine di un’efficace promozione culturale. Il nostro patrimonio è quanto di più prezioso possediamo e da sempre Ales è attenta a tutelarlo e valorizzarlo, nella consapevolezza della sua rilevanza e del ruolo strategico che riveste per lo sviluppo di tutto il sistema Paese”.

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