Un’economia in ripresa con 207 milioni di consumatori, particolarmente interessante per le aziende del Belpaese anche per la forte presenza di cittadini con discendenza italiana (circa 40 milioni di persone). È questo uno dei motivi per cui i commercialisti e le loro aziende potrebbero essere interessati ad investire in Brasile che, dopo un periodo di crisi, ha ripreso nel 2017 la via del risanamento con un Pil in crescita dell’1,04% (1,41% a novembre e dicembre) ed un’inflazione sotto controllo. Inoltre, grazie all’accordo commerciale tra Mercosur (Mercato comune dell’America meridionale) e Unione Europea, che dovrebbe essere siglato nei prossimi mesi, potrebbe arrivare anche una forte riduzione delle tariffe doganali.

Si parlerà anche di questo durante l’evento di presentazione del Road Show “Desk Brasile”, organizzato dal Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili il 27 febbraio presso l’Ambasciata brasiliana a Roma. Per i commercialisti si tratta di un’occasione davvero ghiotta per conoscere le opportunità d’investimento in Brasile e le possibili sinergie da avviare con gli omologhi sudamericani. Il 26 febbraio, inoltre, avranno luogo diversi incontri B2B tra imprese italiane e brasiliane assistite dai loro commercialisti.

Gli ultimi dati della crescita del Paese sudamericano arrivano direttamente dal governo brasiliano secondo cui nel 2017 c’è stata una crescita dell’1,04% rispetto all’anno precedente. “Ciò significa che il Paese ha superato la crisi e ripreso a crescere dopo due anni di recessione – si legge nel comunicato del governo –. Il Brasile ha riacquistato la capacità di generare occupazione e reddito per la popolazione. Questa favorevole performance riflette i primi risultati delle misure adottate dal governo per riorganizzare l’economia, creare occupazione e rendere più efficiente il potere pubblico”.
Al fine di attrarre investimenti, il governo brasiliano mette a disposizione sul proprio sito internet una “Guida legale per l’investitore straniero in Brasile” che contiene tutte le informazioni utili affinché ciò avvenga con successo.

“L’investimento da parte del CNDCEC nel progetto Brasile – afferma Alessandro Solidoro, consigliere del CNDCEC delegato all’Attività Internazionale – è dettato dalla volontà e dalla necessità di ampliare le opportunità di lavoro per i commercialisti, soprattutto per quelli più giovani. Senza dimenticare che l’internazionalizzazione rappresenta per le PMI una scelta necessaria per mantenere alta la competitività a livello globale, ma che è spesso un passo difficile da compiere sia per la mancanza di specifiche competenze manageriali, sia per la difficoltà di intercettare le risorse finanziarie necessarie per sostenere una scelta del genere. Grazie alla realizzazione del “Desk Brasile”, i commercialisti saranno in grado di promuovere il processo di internazionalizzazione degli studi professionali e di fornire ai propri clienti forme di assistenza e collaborazione”.

“Il CNDCEC – dichiara Giovanni Gerardo Parente, presidente dell’AICEC (Associazione per la promozione e lo sviluppo dell’Internazionalizzazione delle competenze tecniche dei Commercialisti e degli Esperti Contabili) – continua sulla strada di qualificare la figura del commercialista quale consulente globale delle aziende nel rapporto con i mercati esteri. Negli scorsi anni abbiamo già promosso il Road Show “I commercialisti verso i mercati esteri”, missioni in Marocco, a Dubai e New York senza dimenticare diversi Protocolli d’intesa con Assocamerestero, Sace, Simest, IILA e ICE. È innegabile l’apporto che i commercialisti offrono ai processi di internazionalizzazione delle PMI italiane perché rappresentano i primi soggetti che gli imprenditori coinvolgono nel momento in cui vogliono affrontare i mercati esteri”.

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