Vigilanza prudenziale delle banche
Il CNDCEC ha partecipato alla consultazione del MEF relativa allo schema di decreto ministeriale recante il Regolamento in materia di requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento dell’incarico degli esponenti aziendali delle banche, degli intermediari finanziari, dei confidi, degli istituti di moneta elettronica, degli istituti di pagamento e dei sistemi di garanzia dei depositi.
Il decreto attua le previsioni di cui all’art. 26 del d.lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (Testo Unico Bancario) in materia di vigilanza prudenziale delle banche.
Nelle sue osservazioni, il CNDCEC – spiegano i consiglierei delegati al Diritto societario, Massimo Scotton e Lorenzo Sirch – chiede di prevedere requisiti di professionalità per gli esponenti di Confidi, anche in via opzionale per tramite di previsioni statutarie; di non considerare, ai fini della valutazione della correttezza degli esponenti aziendali, l’assunzione di incarichi in procedure concorsuali, così come la ricorrenza di indagini o di procedimenti penali in corso; di prevedere quale requisito di professionalità per i componenti del collegio sindacale, oltre o alternativamente all’iscrizione nel registro dei revisori legali, l’iscrizione all’Albo dei Commercialisti; di rivedere il limite al cumulo degli incarichi non esecutivi in funzione della tipologia della società, del settore di riferimento e della specificità dell’incarico assunto”.

PagoPA
Il Consiglio nazionale dei commercialisti rinnova l’invito agli Ordini territoriali di categoria ad adempiere agli obblighi di legge, aderendo al sistema dei pagamenti elettronici PagoPA. Anche perché, solo attivando la procedura nel più breve tempo possibile, si potrà consentire agli iscritti di utilizzare le nuove modalità per il versamento delle quote relative all’anno 2018.
Nella nota informativa n. 43/2017, il CNDCEC richiama di nuovo l’attenzione (dopo le informative n. 106/2015 e n. 4/2017) degli Ordini sulla necessità di procedere tempestivamente con l’adesione e l’implementazione dei servizi di pagamento elettronico. Ad oggi, si rileva che circa la metà degli ODCEC ha aderito formalmente a PagoPA, avendo comunicato ad AGID le modalità prescelte ed il Partner Tecnologico (Bluenext Srl o un altro scelto tra i PT attivi su PagoPA) attraverso il Portale delle adesioni. Di questi solo una parte ha però effettivamente attivato i servizi di pagamento.

Speciale Spesometro
Il 1° settembre, il comunicato del MEF sul rinvio dello Spesometro dal 16 al 28 settembre non ha soddisfatto il Consiglio nazionale dei commercialisti che si aspettava una proroga almeno fino a sabato 30 che, di fatto, avrebbe comportato lo slittamento a lunedì 2 ottobre.
Fin da giugno, infatti, il CNDCEC ha chiesto ufficialmente al MEF il differimento di un mese del termine per la presentazione del nuovo Spesometro per le difficoltà operative che l’adempimento comporta. Il presidente Massimo Miani, pur apprezzando che l’annuncio non sia arrivato a ridosso della scadenza come spesso accade, ha affermato che la proroga di soli dieci giorni è del tutto insufficiente perché i tempi a disposizione dei commercialisti restano troppo stretti, anche in considerazione dell’arrivo degli applicativi negli studi professionali.

Il 22 settembre, il Consiglio nazionale chiede di nuovo un rinvio della scadenza fissata per il 28 settembre. Inoltre, il presidente Miani sottolinea l’assoluta necessità di considerare il primo invio di natura sperimentale con conseguente disapplicazione delle sanzioni per le violazioni eventualmente commesse, con la possibilità di effettuare correzioni.
“Fin dall’approvazione del nuovo Spesometro – scrive Massimo Miani in una nota – abbiamo sottolineato, a più riprese, l’estrema complessità e la gravosità del nuovo adempimento in termini di costi e tempi necessari, nonché la sua singolarità nel panorama normativo dei Paesi ad economia avanzata”.

Il 25 settembre, il CNDCEC ha scritto una lettera al ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, dopo che l’Agenzia delle Entrate ha annunciato la proroga del termine per l’invio dello Spesometro dal 28 settembre al 5 ottobre.
Per i commercialisti si tratta dell’ennesima proroga assolutamente insufficiente per gli enormi problemi che il nuovo spesometro sta generando, soprattutto quelli legati alla privacy che hanno indotto alla chiusura del sito delle Entrate. “Per queste ragioni – ha affermato Miani – chiediamo che sia ora il Governo a provvedere ad una più efficace soluzione con scelte più radicali, a partire dalla revisione dell’istituto. Il Consiglio Nazionale, unitamente ai suoi 131 Ordini territoriali, valuterà di intraprendere eventuali azioni per manifestare più concretamente il disagio e la disapprovazione dei Commercialisti e dei loro clienti”.

Il 26 settembre c’è una nuova presa di posizione del Consiglio nazionale che punta i riflettori sulla decisione di lasciare ai singoli uffici dell’Agenzia delle Entrate la decisione sull’applicabilità o meno delle sanzioni. Una scelta che, per i consiglieri delegati alla Fiscalità, Gilberto Gelosa e Maurizio Postal, genererà ulteriore caos.
Il riferimento è alle indicazioni contenute nella nota del 25 settembre con cui le Entrate comunicavano lo slittamento dei termini al 5 ottobre. Rinvio che il Consiglio nazionale aveva immediatamente bollato come assolutamente insufficiente, ribadendo l’assoluta necessità di un provvedimento normativo da parte del Governo che rivisiti l’istituto a partire dal termine di scadenza da prorogare ulteriormente, per arrivare alla totale disapplicazione delle sanzioni relativamente al primo invio e conseguentemente alla possibile correzione di errori o ritardi.

Il 27 settembreil CNDCEC torna sul tema in merito ai disagi riscontrati dai commercialisti nell’invio telematico dei dati delle fatture. I consiglieri Gelosa e Postal chiedono a MEF e Agenzia delle Entrate un’immediata verifica ispettiva e, qualora le segnalazioni di irregolarità fossero confermate, la sospensione dell’adempimento fino a quando non saranno messi a disposizione mezzi di trasmissione sicuri. Al CNDCEC, infatti, continuano a pervenire centinaia di messaggi da parte degli Ordini territoriali e di singoli commercialisti che segnalano come il portale dedicato allo Spesometro potrebbe consentire ancora violazioni della privacy e/o incertezze sulla trasmissione dei dati.

Convegno Montesilvano
Nella lotta all’economia criminale serve una gestione rigorosa e seria dei beni dal momento del sequestro sino a quello della confisca definitiva. È l’appello lanciato dal Consiglio nazionale dei commercialisti al convegno nazionale che si è svolto a Montesilvano il 29 e il 30 settembre, alla presenza di quasi 1500 professionisti giunti in Abruzzo da tutta Italia.
“Una presenza massiccia che testimonia – secondo il consigliere nazionale codelegato alle Funzioni giudiziarie, Valeria Giancola – l’impegno costante della professione sui temi legati all’affermazione della legalità”. A Montesilvano i commercialisti hanno espresso forti riserve su alcuni aspetti del nuovo Codice antimafia, approvato definitivamente alla Camera il 25 settembre. “La riforma – ha affermato l’altro consigliere nazionale incaricato di seguire le Funzioni giudiziarie, Giuseppe Tedesco – esprime una logica punitiva per la figura e il ruolo del custode e dell’amministratore giudiziario e quindi del commercialista chiamato per legge ad assumere tali ruoli”.

Funzioni giudiziarie
“Impresa ed economia criminale. Il ruolo centrale del commercialista” e “La finanza e la continuità aziendale nelle aziende sottoposte al sequestro” sono i due documenti tema delle due tavole rotonde che si sono tenute al convegno di Montesilvano: la prima presieduta dal segretario del CNDCEC, Achille Coppola, e la seconda moderata dal consigliere nazionale delegato alla Revisione legale, Raffaele Marcello.

Mandato 2.0
È disponibile dal 21 settembre “Mandato 2.0”, la versione completamente rivisitata del software gratuito per la predisposizione del mandato professionale messa a punto dal Consiglio nazionale dei commercialisti negli scorsi anni: 15 esempi di mandato – e relativi budget preventivi di onorari e spese – disponibili per altrettante tipologie di incarico professionale.
“La legge sulla concorrenza – afferma il presidente Massimo Miani – ha introdotto il preventivo scritto obbligatorio. In questo contesto, la versione rinnovata del nostro software per la predisposizione di preventivi risulta di estrema utilità.
“Le novità introdotte con questa nuova versione – spiega Giorgio Luchetta, consigliere nazionale delegato a Compensi ed onorari professionali – riguardano la parte contenutistica, arricchita con la disponibilità di ben 15 esempi di mandato per altrettanti incarichi professionali; la parte relativa alle modalità di utilizzo, resa ancora più agevole da nuovi flussi di lavoro e da una vesta grafica completamente rinnovata, più semplice ed immediata. Infine, la modalità di fruizione semplificata via web”.

Principi di revisione internazionali
Una nota esplicativa che esamina le principali novità contenute nei Nuovi Principi di revisione internazionali ISA Italia in materia di relazione, adottati dalla Ragioneria Generale dello Stato lo scorso 31 luglio.
L’ha inviata il Consiglio nazionale dei commercialisti ai propri Ordini territoriali con l’informativa n. 42/2017, in considerazione della primaria importanza che la revisione legale dei bilanci riveste per la professione di dottore commercialista ed esperto contabile.
I principi di revisione internazionali adottati, corredati da una rinnovata Introduzione e da un nuovo Glossario, sono: n. 700 (Formazione del giudizio e relazione sul bilancio), n. 701(Comunicazione degli aspetti chiave della revisione contabile nella relazione del revisore indipendente), n. 705 ( Modifiche al giudizio nella relazione del revisore indipendente), n. 706(Richiami d’informativa e paragrafi relativi ad altri aspetti nella relazione del revisore indipendente), n. 710 (Informazioni comparative – Dati corrispondenti e bilancio comparativo), n. 570 (Continuità aziendale), n. 260 (Comunicazione con i responsabili delle attività di governance).

Aggiornamento dati – Ordini territoriali
Con l’informativa n. 41/2017, il CNDCEC ha invitato gli Ordini territoriali di categoria ad aggiornare costantemente tutti i dati presenti nell’area riservata del sito www.commercialisti.it – sezione Odcec – per consentire allo stesso Consiglio nazionale di esercitare la propria attività di vigilanza e di promuovere un’efficace azione di comunicazione verso gli Ordini territoriali e i suoi rappresentanti.
Dalla consultazione del sito, infatti, è emerso che numerosi Ordini non procedono all’aggiornamento costante dei propri dati e della composizione del Consiglio dell’Ordine, del Collegio dei revisori e del Consiglio di disciplina.

Corso Revisione legale
Un corso e-learning gratuito di 20 ore per acquisire entro quest’anno i 20 crediti necessari per l’assolvimento dell’obbligo formativo in materia di revisione legale dei conti.
Lo renderà disponibile ai suoi iscritti, questo mese di ottobre, il Consiglio nazionale dei commercialisti ai fini dell’assolvimento dell’obbligo formativo previsto dal D.Lgs. n. 39 del 29 gennaio 2010 (art. 5) come modificato dal d.lgs. 135/2016, stante la riconosciuta equivalenza dei crediti formativi acquisiti dai dottori commercialisti e dagli esperti contabili iscritti all’Albo.
Lo ha comunicato lo stesso CNDCEC agli Ordini territoriali di categoria attraverso l’informativa n. 40/2017. Il corso e-learning offerto dal Consiglio nazionale consentirà di acquisire nel 2017 la totalità dei 20 crediti formativi richiesti per l’anno in corso, in quanto sarà articolato in un numero di ore pari a 20 ed avrà per oggetto le materie cosiddette caratterizzanti per la revisione legale. Sono le materie del Gruppo A del programma formativo adottato dalla Ragioneria Generale dello Stato lo scorso marzo.

Antiriciclaggio – Adempimenti per gli Ordini territoriali
Il decreto legislativo n. 90/2017 in vigore da luglio, che recepisce la IV direttiva Ue in tema di antiriciclaggio, ha ampliato significativamente il ruolo degli Ordini professionali. Lo ha comunicato il Consiglio nazionale dei commercialisti ai propri Ordini territoriali, specificando adempimenti e sanzioni a carico degli stessi Odcec.
L’informativa n. 39/2017 si sofferma sulla nozione di Organismo di autoregolamentazione che è di fatto l’ente esponenziale rappresentativo di una categoria professionale, comprese le sue articolazioni territoriali e i Consigli di disciplina a cui l’ordinamento vigente attribuisce poteri di regolamentazione, di controllo della categoria, di verifica del rispetto delle norme che disciplinano l’esercizio della professione e di irrogazione delle sanzioni previste per la loro violazione. Ne consegue che sono Organismi di autoregolamentazione sia il Consiglio nazionale, sia gli Ordini territoriali.
Sotto il profilo sanzionatorio, a carico dei suddetti Organismi è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 5 mila a 50 mila euro in caso di violazione dell’obbligo di fornire a carico della UIF le informazioni e i dati richiesti. Nessun’altra sanzione è prevista a carico degli Ordini professionali, né dei singoli consiglieri degli Ordini.

Please follow and like us:
Pin Share
Leggi anche

STAI CERCANDO