“La circolare Inps n. 88 del 20 luglio ha causato grandi disagi a tutti i commercialisti che si occupano di lavoro.  A ben due mesi dal decreto legge n. 34/2020 che ha previsto il pagamento dell’assegno al nucleo familiare (ANF) anche nelle ipotesi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa per eventi COVID a carico del Fondo di Integrazione salariale (FIS), la circolare costringe tutti gli intermediari a rimettere mano alle elaborazioni effettuate nei mesi scorsi”. E’ quanto denunciato dal Consiglio nazionale dei commercialisti in una lettera inviata oggi al Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico.

“Il Ministero del Lavoro – scrivono i commercialisti – con un comunicato stampa del 10 aprile aveva già anticipato la possibilità di erogare gli ANF anche in caso di ricorso al FIS, per cui gran parte se non tutti gli intermediari hanno da allora già erogato gli ANF per intero. Chiedere ora di calcolare e suddividere l’importo erogato nei mesi precedenti solo per una mera imputazione contabile, sembra essere una scelta che non tiene in considerazione il lavoro della nostra categoria e il momento di emergenza e congestione di adempimenti in cui si trova ad operare in queste settimane”.

Nella missiva i commercialisti sottolineano anche “molti aspetti di questi conteggi non sono chiari: si pensi ad esempio a come  vanno suddivisi gli importi in caso di giornate in parte lavorate e in parte no”. Per questi motivi il Consiglio nazionale della categoria richiede a Tridico che “si trovi una soluzione perché tale suddivisione possa essere effettuata in automatico dalle vostre procedure”.

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