Il consigliere nazionale dei commercialisti Fabrizio Escheri
Un “quaderno del fare”, organizzato in paragrafi nei quali sono state individuate numerose attività da far svolgere all’intelligenza artificiale generativa e nei quali, con un linguaggio semplice e intuitivo, sono stati indicati gli strumenti da impiegare, i comandi da utilizzare, gli esiti ottenuti e un commento finale su quanto effettuato. Sono le caratteristiche del documento “L’aiuto intelligente al Commercialista”, primo numero di una serie di guide operative all’intelligenza artificiale, pubblicato da Consiglio e Fondazione nazionali dei commercialisti e presentato oggi nel corso del Convegno nazionale della categoria intitolato “Commercialisti next” in corso di svolgimento a Pesaro.
Il documento contiene anche un paragrafo che, con estrema sinteticità e in forma tabellare, effettua la cosiddetta “analisi compliance privacy” delle principali piattaforme di intelligenza artificiale generativa e risponde sinteticamente alle domande maggiormente significative aventi ad oggetto la sicurezza e protezione dei dati: chi è il titolare del trattamento, quali dati personali vengono raccolti, quali sono le finalità del trattamento, dove sono conservati i dati.
Obiettivo del documento è quello di far cimentare i commercialisti interessati alla materia con queste funzionalità. Per gli autori del lavoro “soltanto l’esperienza diretta può far ben comprendere le effettive potenzialità di utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa anche in contesti non eccessivamente complessi”. La guida operativa punta a sensibilizzare i professionisti a un uso efficiente e diligente dei sistemi di AI, nell’ambito di operazioni quotidiane all’interno degli studi professionali.
“Nel giro di pochi anni – ha affermato il Consigliere nazionale dei commercialisti delegato alla materia, Fabrizio Escheri – l’intelligenza artificiale sta profondamente modificando il lavoro intellettuale. Tale fenomeno, che riguarda tutte le professioni intellettuali, ha un particolare rilievo nel campo lavorativo dei commercialisti, modificando le modalità di svolgimento della consulenza e quella di effettuazione degli adempimenti, contabili e fiscali. Il cambiamento in atto provocherà, da una parte, l’efficientamento dello svolgimento delle attività più routinarie, con una riduzione dei costi di studio ed un miglioramento delle performances reddituali. D’altra parte, determinerà il venir meno di alcune attività tradizionali, creando l’opportunità di dedicarsi ad incarichi consulenziali a maggior valore aggiunto. Il Consiglio Nazionale ha attuato una serie di iniziative che consentano alla categoria di farsi trovare pronta”.
“Consapevoli che l’adozione di nuovi processi all’interno degli studi, coerenti con l’utilizzo delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, consentirà un miglioramento delle performances dei colleghi, si è ritenuto utile elaborare un documento “pratico” che consenta di comprendere come attuarli”, ha concluso.
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