Prosegue il lavoro del Consiglio nazionale dei commercialisti di illustrazione delle nuove disposizioni tecniche contenute nei Principi contabili nazionali, pubblicati dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) nel periodo 2014/2015. Dopo aver pubblicato –grazie all’attività della Commissione per lo studio dei principi contabili nazionali presieduta dal prof. Capodaglio- due documenti, rispettivamente, sulle immobilizzazioni materiali (OIC 16) e sulle immobilizzazioni immateriali (OIC 24), il Consiglio ha adesso licenziato un lavoro sull’applicazione dell’OIC 23, Lavori in corso su ordinazione.
I contributi esplicativi dei commercialisti ambiscono anche a richiamare l’attenzione degli operatori su taluni aspetti che possono avere un impatto sull’adozione delle norme tecniche. Nei documenti sono quindi espresse considerazioni in merito a specifici aspetti inerenti: criteri di valutazione; rilevazione dei costi e ricavi di commessa; metodologie per la determinazione dello stato di avanzamento; segmentazione (e unione) di commesse; perdite presunte su commesse; costi post-chiusura; commesse in valuta estera; proventi e oneri finanziari; e, incentivi.

Per il presidente nazionale della categoria, Gerardo Longobardi, “in periodi congiunturalmente delicati come quello attuale, la funzione del bilancio risulta estremamente delicata. La nostra categoria vuole fornire un supporto utile per una coerente applicazione pratica dei principi contabili dell’OIC”. “La prospettiva del Consiglio nazionale”, spiega ancora Longobardi, “quella di fornire una chiave operativa e professionale sull’adozione dei principi contabili, evidenziando anche eventuali connessioni con i relativi profili giuridici e fiscali. A tale scopo, il documento sull’OIC 23 contiene anche alcune riflessioni finali sull’applicazione del principio ai fini della determinazione delle imposte sul reddito”.

“Con questo documento – afferma Raffaele Marcello, consigliere nazionale delegato ai principi contabili – prosegue l’articolato progetto con cui il Consiglio punta a fornire strumenti interpretativi dei nuovi principi nazionali. Un lavoro dal quale possono scaturire anche riflessioni importanti in vista della revisione che alcuni principi contabili dovranno avere, alla luce dell’implementazione della direttiva 2013/34/2013”. La Commissione per lo studio dei principi contabili nazionali – conclude Marcello – sta già lavorando alla predisposizione di altri documenti che, muovendo dalle medesime prospettive, saranno focalizzati su tematiche di interesse diffuso e su aree delicate per la redazione del bilancio”.

 

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