Il Consiglio e la Fondazione nazionali dei commercialisti hanno pubblicato l’informativa periodica “Covid-19: International update n. 16/2021″ nell’ambito dell’area di delega “Attività Internazionale”, un’analisi approfondita sulle misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale per contrastare la pandemia.
Grazie alla quarta emissione di obbligazioni per finanziare Next Generation EU, con la quale sono stati raccolti altri 9 miliardi di euro, la Commissione europea potrà mantenere un flusso dei finanziamenti costante, utile all’economia e per sostenere il rilancio di un’Europa più verde, resiliente e digitale.
Inoltre, con l’obiettivo di favorire una risposta più incisiva del nostro paese alla crisi e una ripresa socioeconomica sostenibile, la Commissione europea ha concesso all’Italia 4,7 miliardi di euro, a titolo di REACT-EU, il programma di Next Generation EU, che integra con 50,6 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi i programmi della politica di coesione, concentrandosi sul sostegno alla resilienza del mercato del lavoro, all’occupazione, alle piccole e medie imprese e alle famiglie a basso reddito.
Il nuovo finanziamento è il risultato della modifica di due programmi operativi del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). Il programma nazionale FSE dell’Italia dedicato alle “Politiche attive per l’occupazione” riceverà 4,5 miliardi di euro per sostenere l’occupazione nelle zone più colpite dalla pandemia. I fondi supplementari contribuiranno ad aumentare le assunzioni di giovani e donne, consentiranno ai lavoratori di partecipare alla formazione e sosterranno servizi su misura per le persone in cerca di lavoro. Contribuiranno inoltre a proteggere i posti di lavoro nelle piccole imprese delle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Molti i temi affrontati dall’informativa. Sempre a sostegno del mercato del lavoro, nell’ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato, la Commissione ha approvato un regime di aiuti da 1,24 miliardi di euro notificati dallo Stato italiano per sostenere le imprese che nel 2021 effettueranno nuove assunzioni di giovani a tempo indeterminato, esonerandole dal pagamento dei contributi previdenziali.
Nei giorni scorsi, la Commissione europea ha anche inviato all’Italia un parere motivato per non aver notificato le misure di recepimento nel diritto nazionale della direttiva “soluzioni rapide” in materia di imposta sul valore aggiunto, che armonizza e migliora alcune norme sull’IVA, fornisce chiarimenti per arrivare ad una soluzione rapida di quelle situazioni che gli Stati membri trattano in modo diverso, al fine di evitare possibili doppie imposizioni o non imposizioni e migliorare la certezza del diritto per le imprese. L’Italia ha due mesi di tempo per attivarsi.
Infine, l’informativa analizza gli ultimi dati dell’Eurobarometro. L’atteggiamento nei confronti dell’UE, misurato a giugno e luglio, resta sostanzialmente stabile e positivo. L’ottimismo sul futuro dell’UE ha raggiunto il livello più alto dal 2009 e la fiducia nell’Unione rimane ai livelli più alti dal 2008. Il sostegno all’euro resta stabile al livello più alto dal 2004. L’indagine indica inoltre un significativo miglioramento della percezione dello stato delle economie nazionali. Per i cittadini europei la situazione economica è la principale preoccupazione a livello dell’UE, seguita dall’ambiente, dai cambiamenti climatici e dall’immigrazione. La salute costituisce ancora il problema principale a livello nazionale, leggermente al di sopra della situazione economica del paese. La maggioranza degli europei è soddisfatta delle misure adottate dall’UE e dai governi nazionali contro la pandemia di coronavirus e ritiene che il piano di ripresa Next Generation EU sarà efficace per far fronte alle conseguenze economiche della pandemia. Quasi due terzi confidano che l’UE in futuro prenderà le decisioni giuste per rispondere alla pandemia. L’ottimismo sul futuro dell’UE è notevolmente aumentato dall’estate del 2020, con due terzi degli intervistati (66%) che esprimono ora un parere positivo (+6%).
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