Giorgio Luchetta, vicepresidente del Consiglio nazionale dei commercialisti

“Lo avevamo chiesto prima della pausa estiva e lo ribadiamo adesso: il DDL relativo alle malattie e agli infortuni dei professionisti non può essere abbandonato, l’iter parlamentare deve ripartire. Se il problema sono le coperture finanziarie, si valuti attentamente la proposta di dirottare su questo DDL parte del fondo stanziato per l’esonero contributivo dei professionisti. Proposta avanzata nei giorni scorsi dal primo firmatario della norma, il senatore Andrea De Bertoldi, che potrebbe essere risolutiva”. E’ quanto affermato dal Vicepresidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Giorgio Luchetta.

Secondo l’esponente della categoria professionale “se le richieste per l’esonero contributivo rimarranno poche, con la conferma quindi del trend segnalato dalle Casse di previdenza, si aprirebbe effettivamente la possibilità di utilizzare per il DDL sulle malattie dei professionisti  una parte della cifra stanziata per l’esonero”.

“D’altro canto”, ha concluso Luchetta, “già nei mesi scorsi erano circolate nuove stime sulle coperture finanziarie del provvedimento che ridimensionavano sostanzialmente quelle precedenti, rendendo, almeno sulla carta, il prosieguo del DDL molto più agevole. Siamo convinti che a questo punto ci siano le condizioni per portare a casa questo risultato così importante per i professionisti italiani. Ora si tratta di una questione prevalentemente di volontà politica”.

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