“Introduzione immediata di nuove tabelle tariffarie per i consulenti tecnici d’ufficio, che includano aggiornamenti ISTAT e compensi proporzionati alla complessità degli incarichi”. È la richiesta avanzata dai Consigli nazionali dei Commercialisti e degli Ingegneri. Le due categorie professionali chiedono anche il “riconoscimento delle nuove specializzazioni e dei costi sostenuti dai professionisti per attrezzature, formazione e gestione delle attività e un intervento normativo deciso per garantire l’equo compenso, come sancito dalla Legge n. 49/2023”.
In una nota congiunta i due Consigli nazionali ribadiscono “con forza l’importanza di un adeguamento immediato delle tariffe, indispensabile per garantire dignità e giustizia economica ai CTU e, di conseguenza, sostenere l’efficienza del sistema giudiziario italiano”.
“Negli ultimi vent’anni – sottolineano – le tariffe spettanti ai Consulenti Tecnici d’Ufficio non sono state adeguate, nonostante la normativa vigente (D.P.R. 115/2002) preveda aggiornamenti triennali sulla base dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo. L’ultimo adeguamento risale infatti al 2002, lasciando migliaia di professionisti a fronteggiare incarichi complessi e responsabilità crescenti con compensi ormai sproporzionati e inadeguati. Il mancato adeguamento rappresenta una grave disparità di trattamento rispetto ad altre categorie professionali, con ripercussioni negative sulla qualità e sull’efficienza del sistema giudiziario. I CTU, che offrono un contributo cruciale nei procedimenti civili e penali, vedono spesso la propria professionalità mortificata da compensi orari insufficienti, non conformi ai principi sanciti dall’art. 2233 del Codice civile e dall’art. 54 del D.P.R. 115/2002”.
Commercialisti e Ingegneri sottolineano come la “necessità di aggiornamento delle tabelle derivi anche dal fatto che gli attuali criteri di liquidazione non considerano le evoluzioni normative, tecnologiche e le nuove competenze richieste, come l’informatica forense e le analisi ambientali”. “La Corte costituzionale stessa – concludono – nella sentenza n. 192/2015 ha censurato l’inerzia amministrativa nel mancato aggiornamento delle tariffe, sottolineando l’illegittimità di trattamenti economici non adeguati ai parametri ISTAT”.
CNDCEC
Commercialisti, il Consiglio nazionale ha approvato il nuovo ordinamento professionaleOra il testo sarà sottoposto alla politica. De Nuccio: “Riforma fondamentale che guarda al futuro, una nuova carta d’identità della nostra categoria”
CNDCEC
La partecipazione del contribuente al procedimento tributario: webinar il 16 dicembreFocus sulla riforma dello Statuto e sulle nuove opportunità di definizione agevolata della pretesa impositiva
CNDCEC
La revisione del sistema sanzionatorio tributario: webinar il 3 dicembreL'evento sarà caratterizzato da due focus sulle novità in ambito amministrativo e penale