Nell’ambito della riorganizzazione funzionale degli assetti del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili, l’operatività delle attività svolte precedentemente dalla Fondazione ADR Commercialisti è stata attribuita in seno all’area di delega già prevista in materia di metodi ADR di cui è delegata la consigliera Valeria Giancola.

Consigliera Giancola, quale sarà il focus della nuova gestione dei metodi ADR da parte del Consiglio nazionale dei commercialisti?

Il focus sarà incentrato sulla materia del sovraindebitamento e sul percorso di affiancamento degli OCC costituti presso gli Ordini territoriali, a partire dal potenziamento della produzione di documenti di approfondimento e schede operative che possano supportarne l’operato. Nella stessa ottica, si andranno ad incrementare le occasioni di incontro con i referenti locali, includendovi anche momenti di confronto con magistrati ed esperti della materia con il fine, tra l’altro, di individuare proposte condivise di modifica alla normativa vigente purtroppo non sempre chiara ed esaustiva.

In questo particolare momento di emergenza sanitaria causata dal Covid-19, come avete deciso di muovervi?

Abbiamo deciso di riorganizzare le attività formative rivolte ai gestori della crisi, adeguandole alle nuove esigenze che, almeno nell’attuale periodo emergenziale, ne richiedono lo svolgimento tramite supporti informatici e/o attraverso lezioni interattive con aule virtuali. In ogni caso, di fianco alla disciplina del sovraindebitamento non va dimenticato l’istituto della mediazione che per noi commercialisti, di indole professionale portati a trovare soluzioni e concludere accordi, potrebbe assumere una nuova luce in questo momento di grande crisi economica.

Valeria Giancola

Nell’attuale contesto emergenziale, quali indicazioni operative il Consiglio nazionale ha fornito ai commercialisti incaricati nell’ambito dei procedimenti previsti dalla legge sulle crisi da sovraindebitamento?

Abbiamo segnalato agli OCC il recente contributo del Consiglio e della Fondazione nazionali dei commercialisti che fornisce alcune prime indicazioni operative, di immediato interesse per i professionisti incaricati nell’ambito dei procedimenti di cui alla legge n. 3/2012, in merito alla gestione dei piani del consumatore e degli accordi di ristrutturazione dei debiti già omologati e, in particolar modo, alla possibilità di richiederne la sospensione, ovvero la modifica, in conseguenza dei fattori economici sopravvenuti per effetto della crisi epidemica.

Quali difficoltà stanno riscontrando gli OCC degli Ordini territoriali dei commercialisti nel corso di questa fase emergenziale?

Con particolare riferimento alla gestione delle crisi da sovraindebitamento, sono arrivate alcune istanze da colleghi in merito alle enormi difficoltà che gli OCC stanno riscontrando nel corso di questa fase emergenziale. È per questo motivo che, nell’immediato, sembra opportuno, se non necessario, avviare un confronto diretto con quanti, in prima linea, si stanno adoperando per consentire la prosecuzione della gestione delle crisi minori, ma comunque significative e che avranno una crescita esponenziale futura.

Quali iniziative sono state programmate nel breve periodo?

Entro la prima settimana del mese di maggio sarà convocato un incontro in videoconferenza con i referenti degli OCC degli Ordini territoriali e con alcuni esperti nella materia del sovraindebitamento. Nell’attesa, abbiamo chiesto loro di segnalare al Consiglio nazionale all’indirizzo adr@commercialisti.it le criticità più significative che stanno rallentando e, in alcuni casi, compromettendo il funzionamento degli OCC, al fine di rendere quanto più possibile costruttiva la futura occasione di incontro e consentire la predisposizione di un documento di approfondimento che, sulla base delle problematiche che emergeranno, possa suggerire adeguate e concrete soluzioni, anche in funzione di eventuali proposte emendative alla disciplina vigente.

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