Il Viceministro Maurizio Leo con il presidente dei commercialisti Elbano de Nuccio 

“Sulle linee programmatiche enunciate dal Viceministro Maurizio Leo nel corso di Telefisco del Sole 24 Ore c’è piena sintonia” È quanto afferma il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio.

“Le affermazioni del Viceministro – prosegue de Nuccio – prefigurano una quanto mai apprezzabile impostazione del lavoro per giungere alla tanto attesa riforma del nostro sistema fiscale. Del resto, l’interlocuzione del nostro Consiglio nazionale con il Mef è intensa e lo scambio di vedute costante. Ci sono le condizioni per addivenire ad una riforma che ridisegni in maniera organica e condivisa il nostro sistema tributario per renderlo più chiaro e più semplice per cittadini e imprese, avvalendosi anche, finalmente, del contributo di idee e di conoscenze di chi le norme fiscali le applica tutti i giorni, ossia i commercialisti”.

“C’è una grande disponibilità all’ascolto ed alla valorizzazione delle nostre competenze – aggiunge Salvatore Regalbuto, Tesoriere del Consiglio nazione con delega all’Area Fiscale – come dimostrano le affermazioni del Viceministro, perfettamente in linea con le proposte del Consiglio Nazionale, su temi molto importanti quali il superamento dell’Irap, la revisione della disciplina delle società di comodo, la moratoria estiva degli adempimenti, l’eliminazione dei tributi minori, il contrasto all’evasione, la razionalizzazione del calendario fiscale, il rinvio a settembre dei pagamenti scadenti in agosto, il ruolo di certificatori dei Commercialisti. In questo contesto il nostro apporto tecnico proseguirà con il massimo spirito collaborativo e costruttivo”.

LE DICHIARAZIONI DI LEO 

Nel corso dell’evento del Sole 24 ore, Leo ha parlato di accertamento, concordato e misure premiali. “Il tax gap è sempre oscillato tra 85 e 100 miliardi. Quindi una lotta all’evasione efficace nel corso del tempo non c’è stata. O perlomeno i volumi sono così elevati che non si raggiunge il risultato auspicato nonostante gli sforzi fatti dall’Agenzia delle entrate”, ha detto. “Quindi – ha proseguito –  bisogna cambiare l’approccio sull’accertamento. E va fatto distinguendo tra le aziende di maggiori dimensioni e quelle di minori dimensioni. Per quelle di minori dimensioni si può pensare a un concordato preventivo biennale: oggi l’amministrazione finanziaria ha a disposizione tanti elementi per cui è sicuramente possibile convocare il contribuente e dire ecco andiamo a vedere il tuo reddito; poi se accogli la mia proposta, per il biennio successivo per me se ci sono incrementi o decrementi di reddito sono assolutamente irrilevante”. “Per quelle di dimensioni più elevate – ha aggiunto – c’è la ‘cooperative compliace‘: la normativa risale al 2015, bisogna in qualche modo abbassare la soglia di accesso, fare in modo che ci sia una certificazione della rilevazione del rischio fiscale; a questo aggiungere un contraddittorio preventivo”. “Ci vogliamo muovere sulla base antecedente a quello che è un accertamento vero e proprio: un dialogo. L’obiettivo – ha sottolineato – sarà quello di ridurre anche i tempi per l’azione accertatrice. Al contempo si possono dare delle misure premiali: qualora c’è questa forma di collaborazione, riduzione delle sanzioni che si possono addirittura azzerare”, ha spiegato ancora Leo.

Il viceministro ha anche affermato che nell’ambito della riforma del fisco, uno degli aspetti “su cui si deve lavorare è che nel momento in cui c’è una trasparenza nei comportamenti del contribuente si può addirittura eliminare per esempio uno dei reati, che è quello dell’art. 4 dell’infedele dichiarazione: l’infedele dichiarazione non dovrebbe più configurarsi”.

Un’altra anticipazione programmatica è arrivata sugli adempimenti. “Io direi prima cosa l’eliminazione dell’Irap, seconda cosa una moratoria estiva“, ha detto, spiegando che su quest’ultimo punto “ci viene chiesto da più parti, nel momento in cui il contribuente, i professionisti, sono alle prese con le dichiarazioni non ha senso che vengano inviati avvisi bonari o richieste di documentazione. E poi una cosa fondamentale: nessuna scadenza di versamento nel mese di agosto, si deve ripartire dal mese di settembre”.

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