Prorogare il termine dell’11 aprile 2024 previsto per la comunicazione al Registro delle Imprese della titolarità effettiva. È la richiesta avanzata dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, in una lettera inviata oggi al Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e a quello delle imprese del made in Italy, Adolfo Urso.
“Appellandoci ad un condivisibile sentimento di ragionevolezza, avvalorato dalle scadenze legate all’imminente approvazione e deposito dei bilanci, auspichiamo, se non una integrale remissione in termini, quanto meno la proroga del predetto termine ad una data successiva alla fine del mese di aprile”, scrive de Nuccio.
Come spiegato dalla Consigliera nazionale dei commercialisti delegata all’antiriciclaggio e all’anticorruzione, Gabriella Viggiano, “con le Sentenze pubblicate lo scorso 9 aprile (nn. 6837, 6839, 6840, 6841, 6844, 6845), il TAR del Lazio ha dichiarato come infondati i sei ricorsi presentati da diverse associazioni fiduciarie per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del decreto MIMIT del 29 settembre 2023 (attestante l’operatività del sistema di comunicazione dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva), del Manuale operativo Unioncamere per l’invio telematico delle comunicazioni del titolare effettivo agli uffici del Registro delle imprese, nonché di atti e provvedimenti ad essi collegati”. “L’istanza cautelare di sospensione”, ricorda Viggiano, “era stata accolta dal Tribunale amministrativo del Lazio con l’Ordinanza n. 8083 del 7 dicembre 2023, a pochi giorni dalla scadenza del termine, fissato per l’11 dicembre 2023, per l’inoltro delle comunicazioni. La sospensione, peraltro, aveva interessato tutti i soggetti tenuti alla comunicazione ad entrambe le sezioni del Registro dei titolari effettivi”.
Nel merito, le Sentenze hanno rigettato i ricorsi, assorbendo le esigenze cautelari in forza delle quali era stata accordata la sospensione dell’efficacia dell’obbligo di comunicazione. “A stretto rigore giuridico”, sottolinea l’esponente dei commercialisti, “i termini hanno ripreso a decorrere dal 9 aprile 2024 con scadenza prevista per l’11 aprile 2024, come già evidenziato da alcune Camere di Commercio territoriali. Sul punto, attesa l’impostazione dei ricorsi, era lecito attendersi che, a prescindere dall’esito del giudizio, il TAR del Lazio disponesse alternativamente o sulla cessazione dell’adempimento o sulla statuizione di un congruo termine per l’invio delle comunicazioni sospese”.
“Ciò non è avvenuto e, di conseguenza”, conclude Viggiano, “non è difficile immaginare quale possa essere l’impatto operativo di questa scadenza così ravvicinata sugli studi professionali direttamente coinvolti nella trasmissione telematica delle pratiche di comunicazione della titolarità effettiva delle società e degli altri enti coinvolti”. Di qui la richiesta di rinvio avanzata dalla categoria.

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