“Leggiamo che tra le ulteriori richieste di interventi restrittivi per provare a contenere con più efficacia la diffusione del Coronavirus c’è anche quella, per il momento riferita alla sola regione Lombardia, di chiusura degli studi professionali. Ovviamente i commercialisti rispetteranno responsabilmente tutte le decisioni che verranno assunte, a livello locale come a livello centrale, a tutela del bene primario rappresentato dalla salute dei cittadini. Deve essere però chiaro che chiudere i nostri studi significa rendere difficile, se non in molti casi impossibile, svolgere a pieno il nostro lavoro. Non tutti i nostri iscritti, infatti, sono attrezzati per lavorare da remoto. E’ evidente che se gli studi dovessero essere chiusi andrebbero contestualmente sospesi tutti gli adempimenti fiscali e amministrativi, dal primo all’ultimo, e non a macchia di leopardo come fatto finora. Prova ne è che proprio oggi stiamo presentando i modelli F24”. Lo afferma il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani.
CNDCEC
Si è dimesso il presidente del CNDCEC Massimo MianiLa decisione annunciata in una lettera alla Ministra Cartabia firmata anche da altri otto consiglieri: “Il Consiglio nazionale ha sempre operato correttamente. La scelta delle dimissioni per andare al voto velocemente, evitando il rischio di ulteriori contenziosi elettorali”
CNDCEC
Commercialisti, mandato a Miani per uscire dallo stalloE' l'esito dell'Assemblea dei presidenti e dei candidati presidenti degli Ordini territoriali dopo lo stop del Tar Lazio alle elezioni territoriali
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Commercialisti: “Nella delega fiscale aspetti positivi”Miani: “Nel testo elementi coincidenti con il nostro Manifesto per la riforma. Pronti a fornire il nostro contributo”