Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto il Rapporto trimestrale ottobre-dicembre sul contenzioso tributario da cui si evince come, nel quarto trimestre del 2018, il 57% degli atti processuali collegati alle controversie tributarie pervenute nei due gradi di giudizio della giurisdizione è stato depositato utilizzando il canale telematico. In dettaglio, nel periodo sono stati inviati telematicamente il 23% degli atti introduttivi, il 49% delle controdeduzioni e il 65% degli altri atti processuali.

Alla fine del 2018 le controversie tributarie pendenti erano pari a 373.685, dato che marca una riduzione del 10,34% rispetto al 31 dicembre 2017, confermando il trend di costante diminuzione. Le controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio nel quarto trimestre 2018 è stato pari a 50.294, registrando così una riduzione del 4% rispetto al medesimo periodo del 2017. Le controversie definite sono state invece 74.442, con un aumento della produttività di circa il 9% rispetto all’identico periodo del 2017.

Guardando nel dettaglio i dati diffusi, si nota come le nuove controversie presentate in primo grado presso le Commissioni tributarie provinciali nel 2018 sono state pari a 35.679, in diminuzione dell’1,3% sull’anno precedente; i ricorsi definiti sono invece stati pari a 56.007, registrando un aumento del 10,4% rispetto al 2017.

Per quanto riguarda le Commissioni tributarie regionali, gli appelli presentati nello stesso periodo del 2018 sono stati 14.615, risultando in calo del 9,7%. Le definizioni invece sono state pari a 18.435 provvedimenti e hanno registrato una crescita della produttività del 6,6%.

Nelle Commissioni tributarie provinciali, la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore si è attestata al 45%, per un valore complessivo di 2.598,16 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 31%, per un valore di 1.504,85 milioni di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata pari a circa l’11%, per un valore complessivo di 647,63 milioni di euro.

Nelle Commissioni tributarie regionali, invece, la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata del 45%, per un valore complessivo di 1.888,50 milioni di euro, quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata di circa il 36%, per un valore complessivo di 1.198,11 milioni di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa l’8%, per un valore complessivo di 625,95 milioni di euro.

Circa il 60% dei ricorsi definiti in entrambi gradi di giudizio registra una compensazione delle spese di giudizio: il 25% delle spese sono state poste a carico del contribuente, mentre il restante 15% a carico dell’ufficio. Le istanze di sospensione accolte nel primo grado di giudizio rappresentano il 41,95% delle istanze complessivamente decise ed il loro valore è pari a 793,08 milioni di euro; le istanze di sospensione accolte nel secondo grado rappresentano il 27,26% delle istanze complessivamente definite ed il relativo valore è stato pari a 106,96 milioni di euro.

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