Sono oltre 860 mila, secondo l’Osservatorio Bilanci Srl della Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti, le Società a responsabilità limitata per le quali risulta disponibile almeno un bilancio depositato nel triennio 2015-2017. Con oltre 5,3 milioni di addetti, le Srl generano quasi 1.200 miliardi di euro di valore della produzione. Il 62% delle Srl non supera i 350 mila euro di fatturato e partecipa solo al 5% del valore della produzione generato, mentre solo l’1,8% supera i 10 milioni di fatturato generando poco meno del 50% di quel valore.

I dati di questa edizione primaverile, basati su un campione di Srl molto ampio (oltre 620 mila Srl rispetto alle quasi 413 mila dell’edizione autunnale dello scorso anno), confermano il trend molto positivo fatto registrare dai principali indicatori economici e finanziari dei bilanci delle società nel 2017: +4,3% gli addetti, +6,9% i ricavi, +7,1% il valore della produzione e +6,5% il valore aggiunto.

La crescita è diffusa in tutti i comparti produttivi, ma è più elevata nel settore dei Trasporti e del Commercio. In particolare, i Trasporti fanno registrare la crescita più elevata degli addetti (+8,5%), del fatturato (+8,3%), del valore della produzione (+8,4%) e del valore aggiunto (+7,8%).

Rispetto all’edizione autunnale, si segnala  una crescita più sostenuta del settore dei Servizi professionali, finanziari e assicurativi. In particolare, la crescita del fatturato sale al 6,7% rispetto al +5,1% rilevato ad ottobre 2018.

Come già accaduto nell’edizione autunnale, con la diffusione per la prima volta di dati provinciali, l’aggiornamento primaverile presenta il trend di addetti, fatturato, valore della produzione e valore aggiunto per livello provinciale e regionale. In questo caso, le differenze rispetto all’edizione autunnale sono più rilevanti e significative.

I dati elaborati dall’Osservatorio FNC riferiti alle province, mostrano una crescita particolarmente sostenuta degli addetti in Molise (+8,4%) ed Emilia-Romagna (+6,3%), con particolare attenzione alla provincia di Modena (+10,8%), ed una crescita diffusa in tutte le regioni, in particolare Lombardia (+4,7%), Lazio (+4,6%), Veneto (+4,5%), Trentino (+4,3%) e Sardegna (+4,1%). Per quanto attiene il fatturato, invece, è il Nord-Est a far registrare i migliori risultati: in particolare, il Friuli Venezia Giulia (+9,1%), l’Emilia Romagna (+9%) e il Trentino Alto Adige (+8,6%) presentano tassi di crescita più significativi. Infine, in termini di valore aggiunto, le dinamiche più elevate si registrano in Trentino (+9,4%) Emilia Romagna (8,4%), Lazio (8,4%), Umbria (+8,4%), Veneto (+7,2%) e Lombardia (+7%). Al sud le regioni più dinamiche sono l’Abruzzo (+6,4%)e la Campania (+6,1%).

L’Osservatorio presenta anche un’analisi della redditività delle Srl limitata, però, alle società che presentano un patrimonio netto positivo e il cui bilancio non risulta in perdita. In questa edizione primaverile il loro numero è pari a circa 430 mila contro le quasi 297 mila dell’edizione autunnale

La quota di Srl che chiudono il bilancio in utile nel 2017 si attesta al 70,3% (+1,2 punti percentuali sul 2016), anche se risulta un po’ meno rispetto a quanto rilevato ad ottobre 2018 (+72,8%).

Il ROE (Return on Equity), ovvero l’indice di redditività del capitale proprio, sale dall’8,5% del 2016 al 10,1% del 2017 (+1,6 punti percentuali), in linea con quanto rilevato ad ottobre 2018, mentre il ROI (Return on Investment), ovvero l’indice di redditività del capitale investito, passa dal 9,1% del 2016 al 12,0% del 2017 (+2,9 punti percentuali), manifestando una tendenza migliore rispetto a quella rilevata in autunno.

L’accelerazione del trend di crescita del fatturato coinvolge tutti i settori economici esaminati ed è particolarmente sostenuta per i servizi professionali, finanziari e assicurativi (che balzano da +2,8% per il 2016 a +6,7% per il 2017), mostrando una tendenza decisamente migliore di quella emersa ad ottobre 2018 (+5,1%) ma anche per il settore dei trasporti (da +3,4% del 2016 a +8,3% del 2017), che resta il settore più performante tra 2016 e 2017 (+4,9 punti percentuali di crescita) e del commercio (da +3,9% per il 2016 a +8,1% per il 2017) che.

Soprattutto in relazione al valore aggiunto, sono le medie e grandi imprese a trainare la crescita (+5,9% e +9,9% rispettivamente l’incremento nel 2017), mentre le piccole crescono di meno (+3,1%) e le micro sono in calo (-0,9%). Una dinamica simile si riscontra per ciò che concerne le variazioni di fatturato, valore della produzione e numero di addetti.

Rinviando al documento per un’analisi più dettagliata degli indicatori di bilancio, va detto che nel 2017 il valore aggiunto nazionale a prezzi correnti è risultato in crescita del 2%, sintesi del +2,2% nell’industria e +1,8% nei servizi, mentre il comparto commercio, trasporti, alberghi e ristorazione faceva segnare un +3,7%. Come è noto, la dinamica del valore aggiunto rallenta nel 2018, scendendo a +1,8% ed è prevista in netto calo nel 2019.

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