Il ministro del lavoro Nunzia Catalfo
Garantire più attenzione ai 2,3 milioni di professionisti italiani, che rappresentano il 12,6% del totale degli occupati, nei prossimi interventi che saranno predisposti e attuati dal governo. Questa la richiesta formulata dalle professioni ordinistiche italiane che si sono confrontate in videoconferenza con il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo, e con il direttore generale per le politiche previdenziali e assicurative del ministero del Lavoro, Concetta Ferrari, per discutere delle misure e dei sussidi a sostegno degli iscritti agli ordini. E’ quanto rendono noto Cup e Rpt e Economisti e giuristi insieme, l’associazione che riunisce avvocati, commercialisti e notai, presieduta dal Presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani. All’incontro, oltre a Miani, ha anche il vicepresidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Giorgio Luchetta.
Nel corso della riunione si è parlato, in particolare, delle novità contenute nel prossimo Decreto-Legge, ‘Decreto Maggio’ a favore dei liberi professionisti. Una categoria che, come più volte sottolineato, si trova oggi in seria difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19 e che ha bisogno, esattamente come altre tipologie di lavoratori, di interventi mirati di sostegno. Come gran parte delle piccole imprese del Paese, anche gli studi professionali hanno necessità di strumenti straordinari che garantiscano la liquidità finanziaria e di strumenti di sostegno espressamente dedicati a chi opera nella libera professione. Fondamentale poi una semplificazione normativa e dei processi di accesso e autorizzazione per la richiesta dei bonus da destinare agli stessi, tramite le Casse, enti gestori della previdenza dei professionisti. In particolare, con la previsione che queste ultime possano destinare somme eccedenti le percentuali oggi consentite al sostegno dei loro iscritti così come era stato già indicato nelle bozze del Dl n. 18/2020 e poi eliminato dal testo definitivo del decreto. Nel corso dell’incontro, si è parlato anche delle criticità emerse sulle misure a sostegno delle famiglie italiane, introdotte dal Decreto ‘Cura Italia’, che in questi due mesi si sono trovate a rimodulare la propria quotidianità e dovranno continuare a farlo anche in futuro.
Per il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, “l’incontro con i presidenti degli Ordini professionali, organizzato dal Comitato Unitario delle Professioni e la Rete Professioni Tecniche, è stato molto importante e proficuo. L’occasione per ribadire loro l’impegno del Governo nei confronti dei professionisti iniziato con il decreto “Cura Italia” e che proseguirà con il provvedimento che sarà approvato nei prossimi giorni”.
“L’interlocuzione avviata con il Ministro Catalfo – ha dichiarato Miani – è un fatto positivo che ci auguriamo sia l’inizio di un percorso di maggiore attenzione della politica nei confronti di un comparto così determinante per l’economia nazionale quale quello rappresentato dai liberi professionisti. L’emergenza epidemiologica che stiamo vivendo se da un lato ha messo in luce una volta di più la centralità del nostro ruolo e l’essenzialità delle nostre prestazioni professionali, dall’altro ha fornito la dimostrazione delle tante difficoltà che incontriamo. Il sistema ordinistico sta pagando pesantemente i costi di questa crisi. C’è bisogno di misure di sostegno all’intero settore più efficaci”.
“Sottolineiamo con piacere la disponibilità del ministro Catalfo ad ascoltare e recepire le necessità degli ordini professionali, in rappresentanza dei 2,3 milioni di iscritti. Il sostegno al lavoro autonomo è fondamentale per la ripartenza del Paese. Confidiamo nel recepimento delle nostre istanze nell’emanando decreto”, ha dichiarato la presidente del Cup, Marina Calderone, a margine dell’incontro. “La Rete professioni tecniche ha ribadito l’esigenza di una maggiore condivisione sulle norme sulla sicurezza nei cantieri, liberando i professionisti tecnici da responsabilità che non possono assumere, come quelle in materia sanitaria. Accogliamo con favore l’intenzione del governo di prorogare le misure a favore dei professionisti iscritti a forme di previdenza privata”, ha infine concluso il coordinatore della Rete, Armando Zambrano.
Alla riunione, coordinata da Marina Calderone (presidente Cup e Consulenti Lavoro) e Armando Zambrano (coordinatore Rpt e presidente Ingegneri), hanno partecipato, oltre ai commercialisti Miani e Luchetta, i rappresentanti di Agronomi e Dottori forestali (Sabrina Diamanti), Agrotecnici (Roberto Orlandi), Architetti (Giuseppe Cappochin), Assistenti Sociali (Gianmario Gazzi), Attuari (Giampaolo Crenca), Avvocati (Maria Masi), Chimici e Fisici (Nausicaa Orlandi), Geologi (Francesco Peduto), Geometri (Maurizio Savoncelli), Giornalisti (Andrea Ferro), Notai (Cesare Felice Giuliani), Periti Agrari (Mario Braga), Periti Industriali (Giovanni Esposito), Psicologi (David Lazzari), Spedizionieri Doganali (Giovanni De Mari), Tecnologi Alimentari (Lorenzo Aspesi), Professioni Infermieristiche (Ausilia Pulimento), Professione Ostetrica (Maria Vicario), Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (Alessandro Beux), Veterinari (Gaetano Penocchio).
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