L’approvazione del bilancio preventivo 2026 e un resoconto della consiliatura che volge al termine. È stato questo il menù dell’ultima assemblea dei Presidenti degli Ordini territoriali dei commercialisti prima della tornata elettorale per il rinnovo degli organismi locali, in programma il 15 e il 16 gennaio. L’assise, svoltasi oggi a Roma, ha fornito anche l’opportunità di rispondere punto per punto alle riserve sul bilancio del Consiglio nazionale espresse dall’Associazione nazionale commercialisti.

“Siamo in chiusura dell’esercizio gestionale dell’anno 2025, ma non solo”, ha detto nella sua relazione il presidente nazionale Elbano de Nuccio. “È un momento, questo – ha spiegato – che rappresenta anche il culmine di quanto siamo riusciti a realizzare nell’intero percorso di mandato dopo intensi anni di attività. Il 2026 si avvierà con un patrimonio che non è solo misurabile in termini economico finanziari, ma soprattutto con una dotazione imponente di servizi messi a disposizione degli Ordini e dei nostri 120.000 iscritti. Il frutto anche di importantissimi risultati conseguiti per l’affermazione e il riconoscimento del ruolo dei Commercialisti e la tutela delle nostre prerogative”.

Il riferimento del numero uno della categoria è “alle svolte relative alla limitazione delle responsabilità dei sindaci, all’abilitazione per la certificazione TCF, alle precisazioni relative all’ambito lavoristico e tributario e altri importanti traguardi che si riflettono nelle attività conseguentemente derivate per il 2026”. Un lavoro che ha prodotto risultati per i quali de Nuccio ha ringraziato “le Consigliere e ai Consiglieri nazionali per il loro costante impegno e per quanto hanno validamente realizzato nelle rispettive aree di delega, anche attraverso la realizzazione di documenti di approfondimento e linee guide varati dalle commissioni da loro guidate”.

Ringraziamenti estesi anche agli uffici del Consiglio nazionale “per il prezioso e costante supporto” e al Collegio dei revisori dello stesso Consiglio nazionale di cui de Nuccio ha evidenziato “lo spirito collaborativo che ne ha contraddistinto il lavoro, consentendoci di operare in modo proficuo, nel rispetto dei reciproci ruoli, nello svolgimento della funzione di controllo cui è naturalmente sottoposto il nostro ente”.

Nel corso del suo intervento, de Nuccio ha anche annunciato che in 86 ordini territoriali su 132 (il 65% del totale) si andrà alle elezioni di gennaio con una lista unica. “Si tratta – ha detto – di un importante segnale di unità e di compattezza della categoria”.

Nella sua relazione, il tesoriere nazionale Salvatore Regalbuto non si è limitato a illustrare il bilancio preventivo, ma ne è anche ribadito la correttezza e la solidità, rivendicando con forza “la trasparenza e la chiarezza che ha sempre contraddistinto in questi anni l’operato  del Consiglio nazionale nella gestione di questo tema”.

All’assise erano presenti 98 Ordini territoriali su 132. Dai numerosi interventi seguiti alle relazioni di de Nuccio e Regalbuto, è emerso un chiaro sostegno all’operato di questi anni del Consiglio nazionale e un invito continuare su questo percorso. Un apprezzamento testimoniato anche dall’approvazione per acclamazione da parte dei presenti del bilancio 2026. “Un atto non dovuto dal punto di vista procedurale, ma altamente significativo sul piano politico”, ha commentato de Nuccio.

 

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