Il Viceministro Massimo Bitonci
“La notizia che in Senato l’emendamento che equipara i professionisti alle imprese per l’accesso agli incentivi è ormai prossimo all’approvazione è molto positiva, una svolta che salutiamo con estremo favore”. Lo afferma il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio.
“Grazie all’impegno del governo e, in particolare, a quello del sottosegretario al Mimit Massimo Bitonci, che lo ha sempre sostenuto, annunciando il suo impegno sul tema ai nostri Stati generali di maggio, questo emendamento è prossimo al traguardo”. “Esso rappresenta – aggiunge – l’affermazione di un principio generale che dispone finalmente la piena parità di trattamento tra imprese e professionisti in tema di accesso agli incentivi. Avevamo avanzato questa proposta nei documenti da noi presentati in diverse audizioni parlamentari, oltre che in ogni altra interlocuzione istituzionale avuta in questi mesi”.
Per il numero uno dei commercialisti questo emendamento si inserisce “nell’ambito della complessiva revisione e razionalizzazione del sistema degli incentivi fiscali alle imprese, nel quale l’introduzione di uno specifico criterio direttivo che dispone la parità di trattamento tra tutti gli operatori economici è una conquista fondamentale”.
In mattinata era stato lo stesso Bitonci ad annunciare che “grazie all’impegno del ministro Giorgetti è stato sbloccato dal Mef lo stallo sull’emendamento al ddl incentivi che equipara i professionisti alle imprese per l’accesso alle misure. Siamo di fronte ad una storica apertura che pone fine alle disparità tra categorie”. La norma – ha spiegato – stabilisce “il principio che la qualificazione di professionista non osta alla possibilità di usufruire di misure incentivanti ove ne ricorrano i presupposti”.
Sul tema è intervento anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “È stato finalmente affermato il principio di parità in materia di incentivi che i professionisti giustamente chiedevano da tempo ai precedenti governi. L’emendamento riformulato dal governo prevede infatti l’equiparazione dei professionisti alle imprese per poter accedere alle misure”, ha detto. L’obiettivo del riordino degli incentivi, ha proseguito, “rappresenta una ‘milestone’ del Pnrr sin dal primo giorno di legislatura e dovrebbe essere approvato in via definitiva prima della sessione di Bilancio.” Il ministro ha rammentato, poi, “l’importanza della questione del riordino complessivo del sistema degli incentivi che oggi ne conta 229 sul piano nazionale e 1.757 a livello regionale, disboscando la giungla delle agevolazioni e semplificando la vita delle imprese. E da oggi – ha concluso – anche dei professionisti”.
Con un tweet è arrivato infine anche il plauso del ministro delle Infrastrutture e leader della Lega Matteo Salvini. “Attraverso il grande lavoro di squadra tra Mef, Mimit e commissione al Senato, dopo decenni di attesa non ci saranno più disparità tra aziende e professionisti ai fini dell’accesso a specifici incentivi”, ha scritto. Si tratta, ha affermato, di “un cambio di passo che mette fine alle differenze tra categorie economiche, che vantano in totale più di un milione di partite Iva”.

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