“La contabilità economico-patrimoniale è uno strumento sul quale investire con convinzione e piena consapevolezza degli effetti positivi che essa può generare in una logica di più efficiente gestione degli enti locali”. E’ quanto affermato dal Vicepresidente dei commercialisti, Davide Di Russo, nel corso del Forum svoltosi oggi a Napoli dell’International Public Sector Accounting Standard Board (IPSASB), l’organismo internazionale incaricato della redazione dei principi contabili per le pubbliche amministrazioni.

“Per i commercialisti”, ha spiegato Di Russo, “non si tratta certo di abolire la contabilità finanziaria, ma di assecondare al meglio sia la nuova normativa italiana, sia un’ormai consolidata tendenza europea che assegna proprio alla contabilità economico-patrimoniale un ruolo strategico”. “Del resto”, ha proseguito, “i parametri europei e i vincoli di finanza pubblica, facendo venire meno il meccanismo dei trasferimenti dal centro alla periferia, hanno determinato negli anni una rivoluzione nella gestione degli Enti locali del nostro Paese che va assecondata e accompagnata da nuove norme e solide competenze. In questa ottica, il Consiglio nazionale dei commercialisti ha avviato da tempo una collaborazione con la Ragioneria generale dello Stato e con la Corte dei Conti per fare sintesi su questi temi”.

Il Forum svoltosi nel capoluogo partenopeo – aperto dagli indirizzi di saluto del Rettore dell’Università Parthenope di Napoli, Alberto Carotenuto, del Presidente dell’Ordine dei commercialisti di Napoli, Vincenzo Moretta e dello stesso Di Russo – è stato organizzato congiuntamente dall’Università del Molise e dalla Parthenope in collaborazione con il Consiglio nazionale dei commercialisti. Il Board dell’IPSASB, che ha sede a Toronto, sviluppa le regole che le pubbliche amministrazioni sono chiamate a seguire per produrre bilanci affidabili e capaci di rappresentare in modo corretto la propria situazione patrimoniale e la propria effettiva capacità di erogare i servizi ai cittadini. Queste regole, note come International Public Sector Standard (IPSAS), sono ormai il principale riferimento per moltissimi Paesi e, soprattutto, sono la base per lo sviluppo, ormai prossimo, dei principi contabili che l’Unione Europea imporrà a breve a tutte le pubbliche amministrazioni continentali. In rappresentanza del Consiglio nazionale dei commercialisti italiani, siede nel Board Francesco Capalbo, ordinario di Economia Aziendale presso l’Università del Molise.

“Nel corso del forum– spiega Capalbo – organizzato d’intesa con Federico Alvino, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza della Università Parthenope, i rappresentanti del Board hanno illustrato i principali progetti in corso e le decisioni che il Board intende assumere su aspetti fondamentali quali i criteri per misurare il valore delle attività degli enti pubblici, la valorizzazione dei beni artistici e la rappresentazione contabile dello stato di salute delle infrastrutture”.

All’evento erano presenti, oltre ad una vasta rappresentanza accademica nazionale ed internazionale, i rappresentanti della Ragioneria Generale dello Stato e della sezione internazionale della Corte dei Conti. Proprio la Corte dei Conti ha da anni dimostrato grande interesse ai principi internazionali come possibile soluzione per il miglioramento della qualità dei bilanci pubblico. Nell’evento ampio spazio è stato dedicato anche al futuro della contabilità pubblica europea i cui lineamenti sono stati illustrati da John Verrinder, attuale capo della Task Force messa in campo dall’Unione Europea per definire il set di principi contabili comuni che disciplinerà la redazione dei bilanci di tutte le pubbliche amministrazioni europee (EPSAS).  Tra gli altri relatori Ileana Steccolini della Lancaster Business School, Andreas Bergman e Ian Ball già presidenti di IPSASB, Eugenio Caperchione della Università di Modena e Reggio Emilia, Thomas Mueller Berger di Accountancy Europe, David Watkins già direttore generale del Tesoro Britannico, Jens Heling di EY, Lino Cinquini della Scuola Sant’Anna di Pisa, Ross Smith Vicedirettore di IPSASB, Michele Pizzo e Giuseppe Sannino della Università “Vanvitelli”, Kamira Sanchez della Freidrich Schiller University di Jena, Bernard Schatz membro di IPSASB, Elbano de Nuccio, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Bari e  membro del board dell’IFAC,  Paolo Tartaglia Polcini e Marco Bisogno della Università di Salerno, John Stanford Direttore di IPSASB, Mariano D’Amore della Università Parthenope Fabrizio Mocavini del MEF, Dave Warren Manager di IPSASB.

 

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