Il momento della premiazione 

Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha vinto ieri a Bruxelles il primo premio nell’ambito del Digital Day 2019What Does Innovation Cost?per aver realizzato, con la società Unimatica, il portale della categoria “HUB B2B” dedicato alla fatturazione elettronica, definito come la migliore iniziativa di digitalizzazione tra i membri di Accountancy Europe, la più grande associazione europea di professionisti economici, che raggruppa 51 associazioni nazionali di 36 Paesi e 1 milione di professionisti economici qualificati.

La piattaforma, che gestisce i cicli attivi e passivi delle fatture per gli studi professionali e i loro clienti, è stata realizzata dai commercialisti in vista del passaggio obbligatorio alla fatturazione elettronica tra privati, avvenuto a gennaio di quest’anno. Dal processo della fatturazione elettronica, il Consiglio nazionale ha voluto cogliere l’opportunità di orientare la professione al futuro con i commercialisti sempre più presenti sui temi legati al mondo digitale.

A ritirare il premio è stato Maurizio Grosso, consigliere nazionale dei commercialisti delegato a Innovazione e Organizzazione degli studi professionali, che lo ha ricevuto direttamente dalle mani di Eva Kaili, membro del Parlamento europeo. In totale, ad essere valutate sono state 17 iniziative tecnologiche divise in due categorie: “Member Services” per il passaggio al digitale finalizzato ad assistere meglio i propri iscritti e “SME tools”, all’interno della quale rientra il CNDCEC, un supporto digitale pratico per i professionisti contabili al fine di servire meglio le piccole e medie imprese.

Maurizio Grosso

“Malgrado il ritardo con cui è arrivata a compimento e i problemi registrati nella sua fase di avvio, la piattaforma si è ora stabilizzata, offrendo un servizio affidabile agli oltre 9mila commercialisti e alle 61mila aziende clienti dei commercialisti che la utilizzano – ha affermato il presidente del CNDCEC Massimo Miani –. Il progetto è nato dalla volontà del Consiglio nazionale di aiutare gli studi dei commercialisti e degli esperti contabili italiani, soprattutto quelli di minori dimensioni, già messi a dura prova negli ultimi anni dal notevole aumento dei costi legati al proliferare di nuovi adempimenti fiscali e fortemente condizionati nelle scelte di mercato dai comportamenti dei più rilevanti operatori informatici. L’idea di fornire ai nostri iscritti una piattaforma dai costi calmierati si è rivelata alla fine vincente. Accountacy Europe ha voluto premiare sia la capacità del Consiglio nazionale di mettere in campo la piattaforma, sia la reattività di tutta la categoria nel passaggio epocale quale quello alla fatturazione elettronica tra privati, un unicum perlomeno in Europa, un’accelerazione discutibile e clamorosa alla quale abbiamo saputo rispondere”.

“È stato un onore ritirare il primo premio per il miglior progetto di digitalizzazione a favore dei propri iscritti tra gli organismi professionali europei – ha commentato Maurizio Grosso –.  Abbiamo sostenuto con forza questo progetto e il riconoscimento di Accountancy Europe ci ha dato ragione”.  “Questo premio – ha proseguito Grosso fa emergere quella italiana come una professione di primo livello in termini di competenze professionali e propensione all’innovazione. Il processo di digitalizzazione in corso nella professione mondiale impatta profondamente sui professionisti contabili e sui loro clienti. Nella nostra realtà nazionale tutto ciò si trasforma troppo spesso in un aggravio di costi e di adempimenti che denunciamo da tempo con forza. Eppure la digitalizzazione del fisco, che ha visto la nostra categoria protagonista assoluta negli ultimi lustri, va anche gestita come un’opportunità di crescita”.

“Il nostro progetto – ha affermato il consigliere nazionale dei commercialisti e vicepresidente di Accountancy Europe, Alessandro Solidoro – premiato come una best practice europea ha indotto altri organismi dei professionisti economici continentali a confrontarsi con noi per trarre spunti operativi per gli analoghi processi in corso in Europa. Tra questi, primi fra tutti, i colleghi francesi. L’enorme sforzo di adeguamento a cui è stata chiamata la nostra professione è stato riconosciuto pienamente a livello europeo e anche la consegna del riconoscimento da parte di un membro del Parlamento europeo lo sottolinea. L’auspicio è che tale apprezzamento sia concretamente e analogamente presente anche a livello politico nazionale”.

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