Dopo la sospensione dei controlli da parte del Consiglio nazionale dei commercialisti sull’operato degli Ordini in merito alla revisione dell’Albo e dell’Elenco speciale, disposta dallo stesso CNDCEC lo scorso marzo durante il periodo di emergenza epidemiologica, è ora necessario riprendere i controlli sul domicilio professionale degli iscritti che costituisce, in alternativa alla residenza, il necessario criterio di collegamento tra il professionista e l’Albo di riferimento.

La revisione dell’albo e dell’elenco prevista dall’Ordinamento professionale assume ancora più rilevanza per le imminenti scadenze elettorali – si legge nell’informativa n. 114 dell’8 ottobre -. Per questo motivo, è fondamentale che l’Ordine proceda alla verifica della sussistenza del requisito del domicilio professionale inteso come sede dell’esercizio stabile, continuativo e prevalente dell’attività professionale.

Dal punto di vista operativo, non essendo disponibile un pubblico elenco dei domicili professionali, l’Ordine potrà verificare sia gli elementi di fatto che direttamente o indirettamente denuncino la presenza in un certo luogo dello svolgimento dell’attività professionale, sia quelli che possano far ritenere in maniera inequivocabile che l’iscritto esercita in modo prevalente la professione nel domicilio dichiarato come frequenza, periodicità e continuità delle prestazioni erogate, numero dei clienti e giro di affari.

La modalità di effettuazione delle verifiche periodiche nell’ambito dei compiti di tenuta dell’Albo può avvenire anche attraverso la richiesta all’iscritto di rendere nuovamente le dichiarazioni sostitutive di certificazione e atto notorio, previsti DPR 445/2000, sul possesso dei requisiti richiesti dalla legge per essere iscritti nell’Albo. I controlli possono essere eseguiti anche a campione e in tutti casi in cui sorgano fondati dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni rese.

Per valutare la veridicità di quanto dichiarato dall’iscritto, l’Ordine potrebbe per esempio utilizzare la comunicazione formale del domicilio all’Agenzia delle Entrate, di un contratto di affitto o di un’utenza intestati al professionista, delle inserzioni pubblicitarie relative allo studio professionale. In caso non dovessero più sussistere i requisiti di iscrizione, sarà necessario procedere alla cancellazione d’ufficio dall’Albo, previa comunicazione dell’avvio della procedura ai professionisti interessati.

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