Si è concluso nei giorni scorsi il corso extracurriculare svoltosi presso la LUISS Guido Carli di Roma, riservato agli studenti dei Dipartimenti di “Impresa e Management” ed “Economia e Finanza”. L’iniziativa, organizzata dall’Ateneo romano con il Consiglio nazionale dei commercialisti, è stata dedicata all’illustrazione delle peculiarità della professione di dottore commercialista ed esperto contabile, con un focus particolare su deontologia e etica professionale.
Tanti i temi affrontati nel corso dei sei incontri con i ragazzi. Oltre che di deontologia e etica, si è parlato anche di accesso alla professione (percorso scolastico, praticantato, obblighi, dominus), dei ruoli e delle responsabilità dei commercialisti negli incarichi in seno alle procedure concorsuali, alle procedure di Amministrazione Giudiziaria dei beni confiscati alla mafia e al contenzioso tributario. Riflettori puntati anche su incompatibilità, funzioni degli Ordini locali e del Consiglio nazionale, attività dei Consigli di disciplina locali e nazionale, organizzazione degli studi professionali. Spazio, infine, anche per alcune testimonianze dirette fornite da ex studenti Luiss prossimi all’abilitazione professionale.
Coinvolti tra gli altri, in qualità di relatori, anche il Consigliere nazionale Maurizio Grosso, Paolo Moretti, ex Consigliere nazionale dei commercialisti e attuale presidente dell’Istituto per il Governo societario e Susanna Ciriello, dipendente del Consiglio nazionale.
“L’esperienza appena conclusasi alla Luiss”, affermano i consiglieri del CNDCEC delegati alla Deontologia, Giorgio Luchetta e Francesco Muraca, organizzatori e docenti del corso, “è l’ennesima dimostrazione del bisogno avvertito dai giovani di saperne di più sulla nostra professione, per approcciarla in maniera più consapevole”. Luchetta e Muraca, come già avvenuto in altre esperienze simili che stanno portando avanti con diversi atenei italiani, hanno dedicato un’attenzione particolare agli aspetti deontologici e etici che investono la professione. “Partiamo sempre da lì”, spiegano, “perché siamo convinti che questi due aspetti siano fondanti per i commercialisti. Ma in questo corso ci siamo sforzati anche di andare oltre, provando a dare un’infarinatura sui meccanismi che regolano il funzionamento tanto dei nostri Ordini territoriali, quanto del Consiglio nazionale, a ciò aggiungendo informazioni su alcune specifiche funzioni svolte dai commercialisti e aprendo una finestra anche sull’organizzazione del lavoro nei nostri studi, altro tema determinante per il futuro della professione”.
Dai risultati del questionario distribuito agli studenti del corso emerge, come sottolineano Luchetta e Muraca, “non solo un apprezzamento per l’iniziativa, ma anche la richiesta da parte dei giovani di ulteriori approfondimenti su un mondo, quella della professione, di cui sentono il bisogno di saperne di più, per arrivare all’appuntamento con il mercato del lavoro con un quadro il più chiaro possibile delle opportunità e delle responsabilità che li attendono”. “Per questo”, concludono Luchetta e Muraca, “il nostro impegno per portare la professione presso i giovani degli atenei italiani proseguirà”.
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