Oltre 300 commercialisti hanno seguito ieri il webinar “Missione Expo Dubai”, organizzato da AICEC (Associazione Internazionalizzazione Commercialisti Esperti Contabili) – fondata dal Consiglio nazionale dei commercialisti e dalla Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri – per illustrare la missione dei professionisti italiani negli Emirati Arabi Uniti dal 5 all’11 dicembre 2021 nell’ambito delle attività per Expo 2020 Dubai a cui parteciperanno 192 Paesi e circa 25 milioni di persone.
Gli Emirati Arabi Uniti rappresentano un importante partner dell’Italia in tutti i settori, da quello politico a quello culturale e della cooperazione scientifica fino a quello economico. Nel 2020, secondo i dati dell’Osservatorio economico della Farnesina, per il valore dell’interscambio l’Italia è diventata l’8° partner commerciale in assoluto ed il primo tra gli Stati membri dell’UE con 8,4 miliardi. Per quanto riguarda le esportazioni, l’Italia è passata dall’11° al 9° posto tra i fornitori degli EAU, al secondo posto tra gli Stati membri dell’UE dopo la Germania, centrando l’obiettivo di mantenere la quota di mercato per il 2020 con il made in Italy che copre il 2,68%.
Ma la missione servirà anche a cogliere le potenzialità che gli Emirati hanno come hub di collegamento economico e commerciale con tutti i mercati del Medio Oriente, del Nord Africa e dell’Asia. Per l’Italia, infatti, gli EAU sono il primo fornitore ed il primo mercato di sbocco dell’area MENA (Medio Oriente e Nord Africa).
Il webinar, coordinato da Michele Locuratolo, commercialista e membro del Comitato di presidenza AICEC, ha segnato la ripartenza di un’attività fortemente segnata dall’emergenza Covid e dai vincoli che ha causato alla mobilità.
“Ripartiamo da un’attività di supporto alla internazionalizzazione delle nostre imprese clienti, in particolare delle PMI che abitualmente si rivolgono ai commercialisti alla ricerca di competenze che le aiutino in un contesto economico particolarmente difficoltoso per effetto delle conseguenze della crisi che il Covid ha generato – ha affermato Alessandro Solidoro, consigliere nazionale CNDCEC delegato all’Attività internazionale –. In queste missioni ci muoviamo in una logica di sistema, collocandoci nell’ambito delle istituzioni che operano nei mercati internazionali, in accordo con SACE, ICE, la rete delle camere di commercio internazionali all’estero e tutta la rete diplomatica locale. All’interno del sistema Italia ognuno giocherà la sua partita sulla base delle proprie competenze e possibilità per supportare il sistema economico nazionale. La caratteristica importante delle nostre missioni è che vi partecipano non solo i commercialisti, ma anche i loro clienti per acquisire una conoscenza diretta sul campo attraverso incontri B2B e possibilità di sviluppi concreti e immediati”.
Secondo Luigi Pagliuca, presidente Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri, “è evidente che in un momento storico che ha colpito la nostra professione e con l’avvicinarsi di una meccanizzazione dell’attività dei commercialisti, dobbiamo incrementare l’affiancamento dell’imprenditore nello sviluppo di nuovi business e la capacità di fare rete rispetto alla mera compilazione delle dichiarazioni dei redditi e alla tenuta della contabilità. Da questo punto di vista, Dubai è una fucina di attività e nuove imprese, un nuovo mondo che si apre agli imprenditori, un’opportunità da cogliere. La missione rappresenta quindi uno degli strumenti migliori per l’internazionalizzazione delle imprese”.
Giovanni Gerardo Parente, presidente AICEC, ha illustrato il programma del viaggio. “Il 6 dicembre è la giornata completamente dedicata all’Expo, caratterizzata da un Business Forum nel Padiglione Italia sul nesso competitività-sostenibilità e su elementi di reporting qualitativo e finanziario. La mattina del 7 dicembre presenteremo un workshop a cui parteciperanno le istituzioni e le autorità degli Emirati Arabi Uniti, in particolare di Dubai, e nel pomeriggio ci saranno incontri B2B a supporto di colleghi e imprese”. Dopo le iscrizioni, AICEC chiederà ai partecipanti quali sono i loro campi di azione preferiti per far sì che ognuno abbia di fronte l’interlocutore giusto. “L’8 dicembre faremo una visita alla capitale degli Emirati, Abu Dhabi, e all’ambasciata italiana. Il giorno successivo avverranno ulteriori incontri con istituzioni e realtà locali e la presentazione di buyer sul territorio affinché imprese e colleghi possano gettare le basi per lo sviluppo di futuri business. Per l’ultimo giorno di missione vera e propria stiamo contattando sul territorio altri attori utili per il nostro business e sarà possibile di nuovo visitare l’Expo”.
Su Expo 2020 Dubai come il più grande progetto italiano di internazionalizzazione per il prossimo biennio ha posto l’accento Manlio Di Stefano, sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri. “Si tratta di una grande opportunità, ma anche grande sfida dell’Italia nel mondo – ha spiegato il sottosegretario –. Puntiamo sulle migliori realtà imprenditoriali, sulle elevate competenze tecnologiche e innovative per raccontare all’estero l’Italia di oggi: un paese dinamico, creativo e innovativo che ha una forte tradizione, ma che ha saputo innovare e guardare al futuro”. A Dubai, il ministero sarà a fianco delle imprese per rilanciare l’export nazionale, in crescita rispetto al 2019, con un programma di eventi economici realizzato attraverso ICE Agenzia con Innovation talk e Business forum settoriali.
Nicola Lener, ambasciatore d’Italia ad Abu Dhabi, ha illustrato l’attrattività che questa occasione rappresenta per i professionisti italiani e le imprese al seguito, sottolineando come il driver dell’innovazione è la chiave per affermarsi nel Paese. “I commercialisti rappresentano uno snodo fondamentale del sistema Italia perché presidiano l’ultimo miglio, fungono da canale, cinghia di trasmissione delle informazioni e degli strumenti pubblici a sostegno dell’internazionalizzazione nei confronti delle imprese. Al tempo stesso, rappresentano agli attori pubblici le esigenze e le aspettative delle aziende con cui sono a strettissimo contatto”.
Al webinar ha partecipato anche Paolo Glisenti, commissario generale dell’Italia a Expo 2020 Dubai, con cui lo scorso luglio il Consiglio nazionale dei commercialisti ha firmato un protocollo d’intesa per pianificare attività e iniziative congiunte in occasione della partecipazione dell’Italia alla manifestazione.
“Expo Dubai va considerata una tappa importante di internazionalizzazione verso un’area vasta che copre il 30% dell’export italiano all’estero, circa 120 miliardi di dollari”. Secondo Glisenti, il ruolo dei commercialisti si rivelerà strategico su tre punti per accrescere le capacità di investimento diretto in Italia. “Bisogna rafforzare la reputazione delle imprese sotto l’aspetto della sostenibilità delle produzioni, della resilienza dei prodotti, dei servizi e dei materiali che vengono esportati. Ma anche i valori del branding attraverso il tema della messa in sicurezza delle imprese e dell’affidabilità della qualità delle loro produzioni. Terzo elemento è il marketing relazionale per accrescere gli investimenti diretti dall’estero verso le aziende italiane attraverso un ruolo di relazione dei commercialisti italiani con la finanza islamica”.
Francesco Corbello, commercialista AICEC e strategic partner Dubai FDI, ha dato una visione sulle reali prospettive di successo della missione in termini di accompagnamento del cliente da parte del professionista. “La missione è una grande opportunità per l’internazionalizzazione delle microimprese italiane che rappresentano il 98% del nostro tessuto economico. Al loro interno i commercialisti svolgono non solo un’essenziale funzione di sostegno, ma anche un ruolo sociale perché in questo momento di grande cambiamento della professione l’internazionalizzazione è uno dei principali fattori di crescita degli studi professionali”.
“Dubai rappresenta una grande opportunità per le nostre imprese – ha continuato Corbello – perché ha un’economia molto diversificata: tecnologia, manifattura, finanza, logistica, turismo, accomodation, food service sono solo alcuni dei settori nei quali le nostre microimprese possono investire. È necessario arrivare preparati a questo evento attraverso la stesura di company profile e la realizzazione di video di presentazione delle aziende che ne facciano comprendere la potenzialità e la qualità dei prodotti. Prodotti unici e innovativi che rappresentano la nuova Italia”.
Ad offrire una visuale sugli strumenti di finanza agevolata messi a disposizione delle imprese e dei professionisti è intervenuto Carlo De Simone, responsabile Indirect Channels SIMEST. “Nell’ambito di Expo Dubai, Simest ha una linea dedicata alla eventuale partecipazione delle aziende a questa tipologia di manifestazioni. Purtroppo, la finestra che si è aperta lo scorso 3 giugno con circa 2 miliardi di risorse disponibili per le aziende ha registrato il tutto esaurito. In sole 24 ore sono pervenute oltre 8mila domande per tutto l’ammontare di risorse messe a disposizione. Per coloro che sono riusciti a presentare le domande c’è la possibilità di richiedere un finanziamento anche per la partecipazione ad Expo. Quello che ci auguriamo, in vista dell’evento, è che nuove risorse possano essere stanziate”.
Giornalista professionista, addetta stampa del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, redattrice di Press Magazine
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