Liliana Smargiassi, Consigliera nazionale dei commercialisti delegata a Formazione e tirocinio
Nel corso del convegno “Commercialisti Next. Generazioni di professionisti verso nuovi scenari”, organizzato a Pesaro dal Consiglio nazionale della categoria, è stato affrontato anche il tema della formazione professionale degli iscritti all’albo nel corso della tavola rotonda “Oltre la tradizione: opportunità e sfide di una professione che cambia” alla quale è intervenuta la consigliera nazionale dei commercialisti Liliana Smargiassi, delegata alla formazione e al tirocinio.
Nel 2023 sono stati circa 12.000 i corsi di formazione organizzati dal Consiglio nazionale, dalla FNC Formazione, dagli Ordini territoriali, dalle SAF e dai Soggetti autorizzati a favore degli iscritti. “Dall’analisi di questi corsi di aggiornamento – ha affermato la consigliera Smargiassi –, il cui elevato numero è indice di una forte attenzione nei confronti degli iscritti, emerge che la maggior parte degli Ordini ha organizzato gli eventi prevalentemente in quelle che sono le materie tradizionali (fiscale, societario, contabile), mentre i nuovi ambiti di lavoro che potranno dare in futuro ossigeno alla nostra professione, come la sostenibilità e l’intelligenza artificiale, sono purtroppo ancora in secondo piano”.
“Attraverso la formazione cerchiamo di fornire un aggiornamento costante agli iscritti nelle tematiche più attuali come quella fiscale dove il fattore tempo è preminente – ha spiegato Smargiassi –. Sul tema della sostenibilità, nel 2023 i corsi organizzati sono stati pari al 7%. Nel 2024 questo dato è salito lievemente, ma è ancora al di sotto del 10%. Però, essendo molto attuale l’esigenza di formare i revisori nell’ambito della sostenibilità, avremo una accelerazione di questi corsi nei prossimi mesi. Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, invece, gli eventi sono ancora sporadici. Il Consiglio nazionale ha organizzato un evento che ha avuto un buon afflusso con oltre 4.000 partecipanti, ma sono ancora pochi gli Ordini locali che si concentrano su questo tema proprio perché considerato troppo distante dall’attività quotidiana”.
Da un sondaggio della Fondazione nazionale Ricerca dei commercialisti, realizzato in occasione del convegno di Pesaro, emerge che il 67% di quasi 2000 under 40 iscritti alla categoria considera la sostenibilità una specializzazione futura in espansione o in forte espansione seguita dalla consulenza strategica (60%) e dalla consulenza direzionale (52%).
“Dai dati della survey emerge che, mentre gli Ordini locali cercano di soddisfare le esigenze del momento, i giovani sono maggiormente proiettati verso il futuro della professione, che necessariamente non potrà essere solo quello della tenuta della contabilità. È quindi necessario fin d’ora ricavarsi nicchie di mercato non solo nell’ambito della sostenibilità, ma anche nella consulenza strategica e direzionale”.
Dal sondaggio emerge comunque che il 62% degli intervistati esprime un giudizio positivo sulla formazione continua, giudicata adeguata, a fronte di un 34% che la ritiene poco adeguata. “Nei prossimi mesi, la formazione del Consiglio nazionale evolverà in tal senso – continua Smargiassi – perché è fondamentale sostenere la volontà dei giovani di specializzarsi e far comprendere ai colleghi che è importante per tutti investire nella formazione in ambiti specialistici. Per andare incontro alle esigenze dei colleghi, inoltre, il Consiglio nazionale ha recentemente introdotto delle semplificazioni nel Regolamento della formazione in base alle quali, ferme restando le 90 ore di formazione nel triennio, non c’è più l’obbligo minimo delle 20 ore annuali per cui il professionista è libero di fare la formazione quando e come meglio crede”.
“Stiamo lavorando affinché la formazione professionale continua possa essere considerata dai nostri colleghi non solo come un obbligo per non incorrere in sanzioni di natura disciplinare, ma come una opportunità e una sfida – ha concluso –. Opportunità di investire in nuovi ambiti, specializzarsi e far emergere le nuove e particolari competenze all’interno del mercato in cui si opera in modo da affrontare il futuro professionale con più tranquillità”.
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