Sospendere i versamenti e gli adempimenti tributari per i contribuenti e per i professionisti che abbiamo la sede dell’attività oppure la residenza di titolari, soci, professionisti, associati, amministratori esecutivi, collaboratori o dipendenti nelle aree interessate dalle misure di quarantena introdotte per contrastare la diffusione del coronavirus. É quanto chiede il Consiglio nazionale dei commercialisti al Ministero dell’Economia.

“Il Consiglio nazionale dei commercialisti – si legge in una nota – chiede al Ministro dell’Economia di assumere con urgenza un provvedimento di sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari a norma dell’art. 9 dello Statuto dei diritti del contribuente, poiché nelle aree dove sono applicate misure di quarantena contro il coronavirus il tempestivo adempimento di obblighi tributari è oggettivamente impedito da cause di forza maggiore”.

“L’art. 9 della legge 212 del 2000 – prosegue la nota – prevede che in questi casi il Ministro dell’Economia, con apposito decreto da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale, rimetta in termini i contribuenti interessati. I provvedimenti di quarantena collettiva, con chiusura di attivitá pubbliche e private disposti ai fini sanitari per scongiurare il diffondersi del coronavirus, impongono l’immediata adozione del decreto”.

“E’ evidente – conclude la nota – l’interesse pubblico di evitare l’esposizione ad un rischio sanitario per la generalità dei cittadini e quindi anche per le categorie professionali ed imprenditoriali. Il provvedimento di sospensione eviterebbe a queste ultime le pesanti sanzioni che deriverebbero dal mancato rispetto dei termini fissati dalla normativa“.

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