Anche l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Ascoli Piceno sostiene il progetto nazionale del CSI-Centro Sportivo Italiano “Il mio campo libero” per l’attività sportiva a favore della popolazione carceraria, la cui inaugurazione si svolgerà il prossimo 5 ottobre presso la Casa circondariale di Marino di Tronto.

La giornata sarà caratterizzata da un incontro di calcio a 5 tra una rappresentanza dell’Ordine dei commercialisti e una dei detenuti, seguito dai saluti e dagli interventi delle autorità e degli sponsor che partecipano all’iniziativa.

Il progetto, a favore dei detenuti e delle loro famiglie, mira ad accrescere la sensibilizzazione associativa del CSI a favore della popolazione carceraria. Sulla scia di quanto emerso da recenti studi e diverse ricerche nell’ambito dell’Unione Europea, che evidenziano l’efficacia dell’ambito sportivo negli istituti di pena, il CSI ha ripreso quanto in passato già elaborato, ponendosi l’obiettivo di rilanciare, tra altri segmenti, quello delle persone in espiazione di pena, a prescindere dall’età e dalla loro collocazione (dentro o fuori il recinto carcerario). I riscontri sono positivi: l’impegno nello sport, all’interno degli istituti, innalza l’autostima ed accresce l’ottimismo nel futuro, oltre a diminuire ansia, stress, depressione ed aggressività. Sviluppa inoltre abilità personali e sociali, favorendo la relazione.

“Si tratta di un piccolo, ma significativo contributo alla costruzione di percorsi di responsabilizzazione e alla funzione rieducativa, voluta dalla Costituzione, di chi ha rotto il patto sociale – afferma Antonio Benigni, presidente del Comitato provinciale di Ascoli Piceno CSI-Centro Sportivo Italiano –. Questo nella consapevolezza che il mondo dei reclusi è anch’esso “territorio” e, come tale, va reso più umano”.

“Siamo lieti di sostenere questa iniziativa – sottolinea Carlo Cantalamessa, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Ascoli Piceno –. Il nostro Ordine territoriale, infatti, ha sempre supportato attività a favore della comunità locale e continuerà a farlo. Anche in questo caso abbiamo dato la nostra disponibilità a sostenere un progetto che, all’interno dei penitenziari, promuove l’attività sportiva di centinaia di reclusi sul territorio italiano a dimostrazione che lo sport va di pari passo con l’educazione alle regole, la socializzazione e l’autostima. I commercialisti, anche con questa iniziativa, dimostrano di essere “Utili al Paese”.

 

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