Negli ultimi 15 anni, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha riconosciuto l’importanza di esaminare la contabilità pubblica italiana anche nella prospettiva internazionale e degli standard di riferimento globalmente accettati. In particolare, il Consiglio Nazionale ha effettuato un’analisi della regolamentazione prodotta dall’International Public Sector Accounting Standards Board (IPSASB), organismo indipendente di statuizione dei Principi contabili per il settore pubblico che opera in seno ad IFAC, l’organizzazione che rappresenta la professione contabile a livello mondiale. Parallelamente, per offrire un supporto ed un contributo concreto allo studio della materia nei confini nazionali, si è lavorato alla traduzione in lingua italiana dei Principi contabili internazionali per il settore pubblico.
La prima traduzione degli IPSAS è stata effettuata nel 2003. È opportuno ricordare che, all’epoca, i 17 IPSAS pubblicati erano perlopiù articolati sugli allora vigenti IAS, fatta eccezione per la previsione di un Principio basato sul cash-basis, pensato per gli ordinamenti a cui tale criterio di rilevazione risultava per tradizione e finalità più congeniale. Il percorso di evoluzione degli IPSAS è stato caratterizzato, da un lato, dalla trasposizione delle regole IAS/IFRS alla realtà degli enti pubblici, dall’altro, dalla focalizzazione sulle tematiche peculiari del settore pubblico. Questo ampliamento dei Principi ha determinato l’esigenza di aggiornare il progetto di traduzione.
Riassumendo le diverse fasi di tale lavoro, all’inizio del mandato dell’attuale Consiglio nazionale, nell’ambito della programmazione dell’attività internazionale da parte dei consiglieri delegati Giovanni Gerardo Parente ed Ugo Marco Pollice, è stata prevista la traduzione degli IPSAS nella versione più recente disponibile. Proprio in considerazione dell’esistenza di una versione italiana dei primi 17 Principi, si è scelto di completare la traduzione dei Principi più recenti (includendo gli IPSAS dal 18 al 32, emanati negli ultimi dieci anni, nonché il cash-basisIPSAS), corredati, per motivi di coerenza concettuale, delle traduzioni di IPSAS 1, Presentazione del bilancio, e 2, Rendiconto finanziario che, definendo gli schemi di bilancio, si pongono alla base di tutto l’impianto. Questi documenti sono stati pubblicati nel marzo 2015 sul sito web del CNDCEC. Successivamente, il Settore Traduzioni del Consiglio Nazionale ha completato la traduzione dei Principi dal 3 al 17, così da poter oggi fornire un quadro più completo e aggiornato dei cardini della contabilità per competenza economica.
La pubblicazione della traduzione degli IPSAS, approvata con delibera nell’ultima seduta di novembre del Consiglio Nazionale, è effettuata sotto forma di pubblica consultazione, dando la possibilità agli iscritti, ma anche agli accademici e al mondo delle Istituzioni, di proporre commenti utili in ordine alle traduzioni. Il coinvolgimento degli stakeholder costituisce ormai un tratto saliente e caratteristico del modus operandi del CNDCEC, che consente a tutte le parti coinvolte di volta in volta nelle diverse aree di attività dei commercialisti (contabilità, assurance, valutazione d’azienda, ecc.) di presentare la loro prospettiva. Concluso il periodo di consultazione pubblica, i Principi sono ripubblicati nella loro versione finale, dopo aver valutato, ed eventualmente accolto, le proposte di miglioramento ricevute.
L’attività continua del Consiglio nel rendere fruibili in lingua italiana documenti di indiscussa rilevanza internazionale – comprovata anche dalla attuale considerazione degli IPSAS come base di riferimento per una futura normativa europea – è “motivata” anche dalla frenetica attività dell’IPSASB, che ha ulteriormente ampliato i confini della regolamentazione definiti dai Principi. Così, durante gli anni del solo mandato dell’attuale Consiglio Nazionale, l’IPSASB ha emanato 7 ulteriori Principi (IPSAS dal 33 al 39) nonché un *P**ublic Sector Conceptual Framework* che si presenta come un quadro sistematico estremamente ampio ed esaustivo sui concetti fondamentali della contabilità per competenza economica applicata alle amministrazioni pubbliche. Inoltre, l’IPSASB ha aggiornato tutti gli IPSAS nella versione 2016, accogliendo in particolare le modifiche rese necessarie (i cosiddetti *conforming amendments*) dalla pubblicazione di nuovi Principi o dall’inserimento di nuovi articoli nei Principi già esistenti. Tale costante attività dell’IPSASB è giustificata sia dall’interesse espresso dalla comunità internazionale per l’esigenza di migliorare la contabilità pubblica, sia dalla volontà di mantenere, laddove possibile, gli IPSAS ancorati agli IAS/IFRS, anch’essi in continua evoluzione.
L’Italia svolge un ruolo pro-attivo in IPSASB, partecipando ai lavori, fino al termine del 2016, con il professor Mariano D’Amore e, a partire dal 2017 (in seguito al rinnovo dell’IPSASB), con il professor Francesco Capalbo. Gli stessi delegati sono inoltre coinvolti sul fronte nazionale, sempre a nome del Consiglio Nazionale, sul lavoro di disamina degli IPSAS dal punto di vista dell’applicazione nei nostri confini, considerando le specifiche caratteristiche del sistema delle diverse categorie di enti pubblici rispetto alle esigenze e impostazioni del sistema “accrual” proposto dagli IPSAS. Quest’ultimo lavoro è stato avviato dalla Ragioneria Generale dello Stato, che ha voluto coinvolgere i principali interlocutori per realizzare un approfondito esame degli IPSAS da un punto di vista applicativo.
Visto inoltre l’interesse in ambito europeo per la materia, nonché le indagini e le proposte di Eurostat, l’attività del Consiglio Nazionale si esplica anche nel monitoraggio e nella collaborazione con la federazione europea della professione FEE.
In conclusione, è utile ricordare che, sulla base del monitoraggio effettuato da IPSASB, i governi e le organizzazioni che, alla data attuale, hanno adottato, o stanno preparandosi ad adottare, i principi IPSAS sono: Austria, Brasile, Cambogia, Cile, Cina, Colombia, Costa Rica, Giappone, Indonesia, Kenya, Nigeria, Nuova Zelanda, Panama, Perù, Portogallo, Spagna, Svizzera, Vietnam, Commissione europea, Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO), Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), il sistema delle Nazioni Unite.
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