Protocollo Sace
È stato firmato il 21 aprile tra il Cndcec e il gruppo Sace (Servizi assicurativi del commercio estero) un importante accordo di collaborazione destinato a rafforzare il sostegno alle imprese impegnate in percorsi di internazionalizzazione e ai commercialisti che le assistono, con particolare attenzione alle PMI e in sinergia con le tematiche di Expo 2015.
L’intesa, firmata dal presidente del Cndcec, Gerardo Longobardi, e dal presidente di Sace, Giovanni Castellaneta, getta le basi di un percorso di accompagnamento che mette a disposizione degli iscritti all’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili e dei loro clienti un’ampia offerta di servizi assicurativo-finanziari e di iniziative di formazione in materia di internazionalizzazione sviluppate dal gruppo Sace.

Protocollo Giustizia tributaria
Il Consiglio nazionale dei Commercialisti ed il Consiglio di Presidenza della Giustizia tributaria lavoreranno insieme, avvalendosi anche del contributo di altri soggetti ed enti di natura pubblica o privata, alla redazione di un massimario della Giurisprudenza tributaria di merito su base nazionale. È quanto previsto dal protocollo d’intesa sottoscritto il 15 aprile a Roma da Gerardo Longobardi, presidente del Cndcec, e Mario Cavallaro, presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria.
Tra le finalità dell’accordo rientrano anche l’organizzazione congiunta di eventi scientifici e culturali in materia tributaria e l’elaborazione, per gli aspetti condivisi, di proposte comuni di revisione della normativa fiscale.

Formazione professionale
Il Consiglio nazionale renderà disponibile gratuitamente, il 29 aprile, il convegno “La riscossione. Legittime opportunità”, in collaborazione con la Fondazione nazionale dei Commercialisti ed Equitalia. I singoli Ordini territoriali potranno trasmettere l’evento in diretta streaming accedendo al link de Il Sole 24 Ore gia? comunicato attraverso l’informativa n. 10.
La richiesta di accreditamento all’evento potrà essere inserita nell’area del sito web del Cndcec riservata agli Ordini, così da consentire agli iscritti che seguiranno il convegno di maturare 4 crediti validi per la formazione professionale.

Beni confiscati alla mafia
Si è svolta il 13 aprile l’audizione del Consiglio nazionale dei Commercialisti in Commissione Giustizia alla Camera, relativa all’indagine conoscitiva sui progetti di legge recanti “Misure per favorire l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata”.
Il Consiglio nazionale, facendosi parte attiva nell’elaborare proposte emendative al nuovo testo in commento a partire dall’esperienza operativa acquisita sul campo, ha avanzato alcune proposte tra cui criteri più trasparenti per la nomina dell’amministratore giudiziario, maggiore tutela di tale figura nello svolgimento dell’incarico e una chiara definizione delle competenze affidate all’Agenzia nazionale per i beni confiscati. Nell’ottica di rendere trasparenti i criteri di nomina dell’amministratore giudiziario, si auspica la riformulazione dell’articolo 35 del codice antimafia. È infatti necessario fissare criteri per la scelta dell’amministratore giudiziario in via del tutto generale, stabilendo che della loro applicazione concreta nei singoli casi debba essere dato conto in un provvedimento motivato del tribunale che conferisce l’incarico. Si vogliono così evitare criteri e meccanismi di selezione rigidi e inadeguati alle esigenze imprevedibili di ciascuna procedura, ma al contempo rendere trasparenti e verificabili le scelte degli uffici giudiziari.

Revisori Enti locali
Si svolgerà anche quest’anno l’iniziativa formativa dedicata alla revisione degli Enti locali,
organizzata dalla Fondazione nazionale dei Commercialisti in collaborazione con il Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili e il Ministero dell’Interno.
Sono aperte infatti le iscrizioni per partecipare ai corsi base e avanzato il cui superamento darà diritto al conseguimento dei crediti formativi validi sia ai fini sia dell’inserimento nell’Elenco dei revisori dei conti degli Enti locali, sia della formazione professionale continua.
Gli incontri, che si svolgeranno presso la Scuola superiore dell’amministrazione dell’Interno, sono mirati a impartire le conoscenze teoriche proprie delle discipline economico-contabili, programmazione e controllo degli Enti Locali, con particolare riferimento agli adempimenti che fanno capo ai revisori degli Enti locali.
Le date previste per il corso base sono: 19-21 ottobre, 2-4 novembre. Per il corso avanzato: 3-4 giugno, 20-21 luglio, 7-8 settembre, 26-27 ottobre, 23-24 novembre. I moduli di iscrizione sono scaricabili dal sito del Consiglio nazionale.

Spesometro
I commercialisti hanno denunciato che il modulo di controllo dello Spesometro, aggiornato con le modifiche introdotte per la Repubblica di San Marino nel 2014 (che tiene conto del fatto che il Paese non fa più parte della black list), è stato reso disponibile su Entratel solo dal 9 aprile, a poche ore dalla data dell’invio delle segnalazioni fissato per il 10 aprile. Per questo motivo, il Consiglio nazionale ha chiesto all’Agenzia delle Entrate di prevedere l’esonero dalle sanzioni per quei professionisti che, non per loro responsabilità, avessero inviato Spesometri privi delle corrette informazioni su operazioni effettuate a San Marino. Pur di far partire i file dei clienti nel termine del 10 aprile, infatti, diversi commercialisti sono stati costretti ad inviare gli Spesometri privi delle operazioni con San Marino nel quadro SE o compilando lo Spesometro in forma aggregata (BL). Ma poiché nessuna delle due soluzioni è in linea con le norme oggi vigenti, l’auspicio dei commercialisti è che l’Agenzia tenga conto della situazione, evitando di sanzionare professionisti oggettivamente privi di responsabilità.

Durc
I commercialisti sono ancora in attesa della semplificazione per la verifica della regolarità contributiva in sostituzione del Durc. Attraverso un comunicato stampa, il Consiglio nazionale sottolinea anche la mancata adozione del decreto ministeriale per la definizione delle modalità di rilascio e dei contenuti analitici del Durc in considerazione dell’esigenza di una disciplina uniforme del documento ovvero una certificazione unica, valida per tutte le tipologie di richieste, ma soprattutto che garantisca la verifica della regolarità contributiva in tempi certi mediante collegamento tra gli enti preposti al rilascio. Mentre si rende assolutamente necessario un sistema che, con una semplice richiesta online di dati messi in collegamento tra tutti gli Enti interessati e in tempo reale, produca un’informazione utile alla sostituzione del Durc, conservando per tutti i lavori la validità di 120 giorni dalla data di acquisizione. I commercialisti, infatti, sono critici anche verso la riduzione, a partire dal 1° gennaio 2015, della validità del Durc da 120 a 90 giorni per il settore dell’edilizia privata.

Tribunale di Milano
Il Consiglio nazionale ha espresso profondo rammarico per il folle gesto omicida compiuto il 9 aprile presso il Tribunale di Milano dove un imputato in un processo per bancarotta fraudolenta ha ucciso tre persone – tra cui un magistrato e un avvocato – e ne ha ferite due, tra cui un commercialista. Il Consiglio nazionale ha espresso solidarietà non solo ai rappresentanti delle Istituzioni per il gravissimo fatto di sangue, ma anche a tutti quei professionisti che svolgono la propria attività all’interno delle aule dei tribunali, mettendo quotidianamente a repentaglio la loro vita. Si tratta, secondo i commercialisti, di fatti folli e drammatici che ripropongono con forza il tema della mancanza di tutele per coloro che svolgono funzioni delicate e spesso pericolose al servizio delle Istituzioni del Paese.

730 precompilato
Il Consiglio nazionale ha espresso il proprio apprezzamento per le dichiarazioni del sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, che ha definito “un errore” la scelta di addossare a commercialisti e Caf la responsabilità di maggiori imposte, interessi e sanzioni per il 730 precompilato. Finalmente, secondo i commercialisti, dalla politica arrivano su questo tema parole ragionevoli con l’auspicio che le dichiarazioni del sottosegretario abbiano un seguito e che l’intera normativa sulla responsabilità dei commercialisti e dei Caf legate al 730 possa essere rivista quanto prima.
Il Consiglio nazionale, infatti, non esitò a definire incostituzionale le norme sanzionatorie già nel corso di un’audizione parlamentare del luglio dello scorso anno, perché in palese contrasto con il principio di capacità contributiva. Un punto di vista a suo tempo fatto proprio dalla Commissione Finanze e Tesoro del Senato e poi, purtroppo, ignorato dall’esecutivo. Le dichiarazioni del sottosegretario Zanetti, quindi, sembrano aprire uno spiraglio per la revisione di una norma che, a cascata, ha generato problemi anche in tema di assicurazioni, con potenziali conseguenze per i contribuenti, ai quali, paradossalmente, la precompilata potrebbe costare più del 730 degli scorsi anni.

Scuole di alta formazione
Arrivano le Saf, le Scuole di alta formazione, per i commercialisti italiani. Il Consiglio nazionale, infatti, ha approvato un progetto finalizzato alla loro costituzione che coinvolgerà anche la Fondazione nazionale dei Commercialisti e gli Ordini territoriali.
Come comunicato nell’informativa n. 24, le scuole saranno costituite su base regionale o interregionale, dovranno ottenere il riconoscimento del Consiglio nazionale e svolgeranno la loro attività in collaborazione con le università. Obiettivo del Consiglio è la promozione di percorsi formativi altamente qualificati che puntano sia a creare nuove opportunità di lavoro per i commercialisti, sia a migliorare la qualità delle prestazioni professionali offerte dagli iscritti all’Albo.
Intenzione del Consiglio nazionale è anche quella di avviare il percorso per il riconoscimento a livello legislativo dei titoli di specializzazione affinché nell’ambito del lavoro organico di revisione dell’ordinamento professionale venga contemplata la possibilità che le attestazioni rilasciate al professionista all’esito dei corsi organizzati dalle Saf possano essere equiparate ai titoli di specializzazione.

Commissione per la riforma del fallimentare
Si è insediata la Commissione di studio per la Riforma della legge fallimentare del Consiglio nazionale dei commercialisti. La commissione, composta da magistrati, accademici e professionisti, è nata con l’obiettivo di interloquire con quella nominata presso il Ministero della Giustizia a cui è demandato il compito di elaborare proposte di interventi di riforma e di riordino della disciplina delle procedure concorsuali.
Per i commercialisti, la neo commissione si offre di interloquire, con approccio propositivo, con quella di nomina ministeriale poiché non può essere trascurata la circostanza che gli attori principali della vicende che ruotano attorno alle crisi di impresa siano i magistrati da un lato e i commercialisti dall’altro, quest’ultimi impegnati nei differenti ruoli di consulenti, attestatori, curatori e commissari.

Dirigenti Agenzia delle Entrate
Anche il Consiglio nazionale è intervenuto per dire la sua sui circa 800 dirigenti dell’Agenzia delle Entrate, le cui nomine sono state dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale. Per i commercialisti bisogna evitare che la vicenda produca la paralisi della stessa Agenzia la cui attività non si limita al solo accertamento, ma è essenziale per il complessivo funzionamento della macchina dello Stato. I commercialisti italiani lanciano un appello affinché si trovi al più presto una soluzione legislativa che risolva il problema e invitano a non concentrarsi esclusivamente sull’ipotesi, da alcune parti ventilata, di nullità degli atti emanati dai dirigenti dichiarati illegittimi.
I commercialisti, non entrando nel merito giuridico della questione posta dalla Corte Costituzionale, con senso di responsabilità auspicano che, nell’interesse generale del Paese, si esca da una situazione di impasse potenzialmente molto pericolosa.

Organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento
Il Consiglio nazionale è ricorso al Tar del Lazio per l’annullamento del decreto ministeriale che stabilisce i requisiti per l’iscrizione agli Organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 gennaio. Il ricorso, comunicato agli Ordini locali attraverso l’informativa n. 23, si è reso necessario perché, come denunciato già nelle scorse settimane dai vertici della categoria, il DM, limitando l’accesso al registro ai soli laureati quinquennali, rende di fatto impossibile l’iscrizione ai quasi 35mila ragionieri che ne sono privi e che invece, in quanto iscritti alla sezione A dell’Albo dei commercialisti, sono pienamente abilitati alla funzione di gestore delle crisi.
Con il ricorso presentato al Tar, il Consiglio nazionale contesta dunque l’erronea formulazione del regolamento nella parte in cui prevede un generalizzato obbligo di possesso della laurea specialistica quale requisito di accesso all’elenco dei soggetti ammessi a ricoprire la qualifica di gestore della crisi da sovraindebitamento, senza dettare in modo espresso un regime derogatorio per i ragionieri commercialisti iscritti nella sezione A dell’Albo. L’estensione dell’obbligo della laurea anche nei confronti dei ragionieri che ne sono privi concretizza dunque un’irragionevole e ingiustificata disparita? di trattamento a loro danno.

Salone della Giustizia
Anche il Consiglio nazionale dei commercialisti sarà presente al 5° Salone della Giustizia, in programma a Roma dal 28 al 30 aprile, presso il Salone delle Fontane, per promuovere la “cultura della legalità”.
Con uno stand nello spazio espositivo e due workshop, anche quest’anno i commercialisti parteciperanno al più grande evento della giustizia italiana per rappresentare direttamente ai cittadini il proprio impegno sul tema.
Il primo workshop, dal titolo “Il commercialista gestore della crisi da sovraindebitamento tra funzione professionale e funzione sociale”, si svolgerà il 29 aprile e ne sarà relatore Felice Ruscetta, consigliere del Cndcec delegato alle Procedure concorsuali. Il secondo workshop, su “Beni sequestrati e confiscati alle mafie: per una gestione più efficace ed efficiente”, si svolgera? il 30 aprile e ne sarà relatrice Maria Luisa Campise, consigliere nazionale delegato alle Funzioni giudiziarie.

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