Direttiva Ue sui bilanci d’esercizio e consolidati
Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha contribuito con osservazioni e proposte di modificaai lavori parlamentari relativi allo schema di decreto legislativo recante l’attuazione della direttiva 2013/34/UE relativa ai bilanci d’esercizio, ai bilanci consolidati e alle relative relazioni di talune tipologie di imprese.
I commercialisti notano con favore che sono stati introdotti importanti elementi tecnici come la predisposizione obbligatoria del rendiconto finanziario per le società non piccole, la valutazione al fair value dei soli strumenti finanziari derivati, la valutazione successiva dell’avviamento, la contabilizzazione delle operazioni e partite in valuta estera e l’informativa inerente gli accordi fuori bilancio. Tuttavia la stesura del testo dell’articolato può essere ulteriormente migliorata.
I commenti del Consiglio nazionale si soffermano, in particolare, sui principi generali di redazione, i criteri di valutazione, la contabilizzazione del già richiamato avviamento, degli oneri pluriennali e degli strumenti finanziari derivati. In ultimo, segnalano i rappresentanti della categoria, sarebbe stato opportuno disporre anche una relazione illustrativa, indispensabile alla luce del fatto che il testo di legge introduce elementi di novità assai rilevante, la cui adozione necessita, oltre che di una spiegazione, anche di un’illustrazione discorsiva utile sia ai fini della predisposizione delle norme tecniche da parte dell’Oic, sia ai fini applicativi da parte degli operatori.

Osservazioni al Dl 83
Secondo il Consiglio nazionale dei commercialisti, il decreto legge n. 83 del 27 giugno, recante “Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria”, presenta significative criticità. Per questo motivo, i rappresentanti della categoria hanno inviato un documento alla commissione Giustizia della Camera per formulare una serie di proposte di modifica e per esprime le proprie perplessità sul provvedimento.
Secondo i commercialisti, alcune scelte effettuate dal Governo non sono condivisibili sia per quanto attiene alle materie oggetto dell’intervento sia per quel che concerne lo strumento utilizzato per introdurre modifiche tanto significative per settori strategici dell’economia.
Più in generale, il Consiglio nazionale non condivide la scelta di intervenire nuovamente sulla legge fallimentare, a soli pochi anni di distanza dall’ultima modifica. La stratificazione di provvedimenti normativi che vengono inseriti nell’ordinamento a breve distanza gli uni dagli altri, senza opportune riflessioni e senza la necessaria attività di coordinamento tra i differenti estensori delle norme, le differenze di prassi registrate in ambito locale e, nei tribunali più grandi, anche nell’ambito delle stesse sezioni fallimentari rappresentano un motivo ostativo all’ennesima rielaborazione del diritto fallimentare.

Terzo settore
La commissione No profit del Consiglio nazionale dei commercialisti ha redatto un documentosul testo di legge di riforma del Terzo settore, approvato dalla Camera dei deputati e attualmente oggetto di analisi da parte della Commissione Affari costituzionali del Senato.
Tra le principali proposte ci sono quelle di tenere in considerazione il tema della fallibilità degli enti no profit, prevedere dettagliate norme transitorie e preservare il Registro delle imprese delle camere di commercio.
Secondo i commercialisti, il Ddl porta ad avere un ordinamento disciplinato del Terzo settore ma le responsabilità possono essere individuate meglio. Soprattutto nelle situazioni in cui gli enti possono assumere una significativa rilevanza dimensionale, la previsione di una disciplina sulla fallibilità e sull’accesso alle varie forme delle procedure concorsuali appare opportuna per garantire i soggetti che interagiscono con tali enti, contribuendo a rendere più chiari i rapporti e le conseguenze derivanti da un eventuale stato di crisi o di insolvenza.
Inoltre i commercialisti chiedono di prevedere dettagliate norme transitorie che garantirebbero di gestire al meglio i profili tecnici e applicativi delle disposizioni. In questa ottica, considerato che le categorie professionali saranno fortemente interessate dai nuovi adempimenti, sarebbe fondamentale disporre che la previsione di tali norme sia inserita nella legge delega, facendo riferimento anche ad una preliminare consultazione con gli Ordini professionali.
I commercialisti, infine, non sono d’accordo con l’ipotesi di istituire un Registro unico del Terzo settore presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali perché credono che vada preservata l’esperienza ventennale del Registro delle imprese delle camere di commercio che già fornisce adeguate garanzie di funzionalità e trasparenza.

Principi di revisione
Consiglio nazionale dei commercialisti ed Assirevi hanno redatto un documento applicativo che fornisce ai professionisti impegnati nell’attività di revisione contributi pratici e strumenti operativi utili a declinare il contenuto del principio di revisione SA Italia 250B, relativo alle verifiche della regolare tenuta della contabilità sociale. Si tratta della prima di una serie di guidelines per favorire l’implementazione dei principi di revisione entrati in vigore da gennaio 2015.
Il principio di revisione in oggetto è di matrice prettamente italiana poiché non vi è un dispositivo analogo nel set dei principi di revisione internazionali (ISA Italia) in vigore da gennaio. L’adozione di tale principio nel nostro ordinamento scaturisce dalla circostanza che, al di là di tutte le attività cui è chiamato il revisore dai principi di revisione finalizzati all’espressione del giudizio sul bilancio, l’art. 14 del Dlgs. 39/2010, nel riprendere il contenuto dell’abrogato 2409-ter c.c., obbliga il revisore a verificare nel corso dell’esercizio la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili.
Il documento applicativo che nasce dalla collaborazione tra commercialisti ed Assirevi ha l’obiettivo di supportare il revisore nell’esecuzione e documentazione delle procedure in materia di verifiche della regolare tenuta della contabilità e riepiloga ulteriori procedure che il revisore, a seconda delle circostanze specifiche dell’incarico ed in relazione al proprio giudizio professionale, potrà, di volta in volta, pianificare e svolgere.

Contributi sui redditi da srl
Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha espresso soddisfazione per le sentenze n. 752 e n. 774 emesse dalla Corte d’Appello dell’Aquila, con le quali viene confermato che i soci di srl sono tenuti a determinare i contributi Inps-gestione commercianti sulla sola quota di partecipazione riferibile al reddito della società a responsabilità limitata per la quale i contribuenti hanno richiesto l’iscrizione in quanto soci lavoratori e non sul coacervo di tutte le quote di partecipazioni in srl, in quanto considerate redditi di capitale e non d’impresa.
Le due sentenze, secondo i commercialisti, confermano le conclusioni a cui era giunto uno studio edatto nei mesi scorsi dal Consiglio nazionale con il contributo della Fondazione nazionale dei commercialisti, i cui contenuti erano stati illustrati alla Direzione centrale entrate dell’Inps. Ora l’auspicio è che l’Inps possa rivedere la propria circolare n. 102 del 2003, in modo tale da evitare dell’inutile contenzioso. Nel frattempo, i commercialisti chiedono che vengano sospese tutte le richieste di pagamento di contributi Inps-gestione commercianti riferibili alle sopra descritte posizioni ed emesse a seguito di verifiche fatte dall’Istituto.

Fondazione ADR Commercialisti
Si è svolta a Roma il 14 luglio presso la Camera dei Deputati “Sciogliere i nodi per creare futuro”, la terza convention della Fondazione ADR Commercialisti sugli strumenti stragiudiziali e l’internazionalizzazione delle imprese.
L’evento, organizzato da ADR Commercialisti in collaborazione con la Fondazione nazionale dei Consoli onorari, ha visto la partecipazione di Felice Ruscetta, Gerardo Longobardi e Giorgio Sganga, rispettivamente presidenti della Fondazione ADR, del Consiglio nazionale dei commercialisti e della Fondazione nazionale di categoria. Con loro c’era il presidente della Federazione nazionale dei Consoli onorari, l’ambasciatore Umberto Vattani, insieme ai sottosegretari di Stato per gli Affari esteri, Benedetto Della Vedova, e al Ministero della Giustizia, Cosimo Maria Ferri. Quest’ultimo ha annunciato, tra l’altro, l’apertura del Governo al fine di trovare una soluzione per i ragionieri commercialisti, iscritti alla sezione A dell’Albo, recentemente esclusi dagli Organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento per la mancanza del requisito relativo al titolo di studio.

Audizione sui decreti fiscali
Si è svolta l’8 luglio presso la commissione Finanze e fisco del Senato l’audizione del Consiglio nazionale dei commercialisti nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco. I commercialisti, pur esprimendo una valutazione sostanzialmente positiva, hanno presentato due documenti per evidenziare le criticità degli schemi di decreti legislativi recanti misure – da un lato – per la revisione della disciplina degli interpelli e del contenzioso tributario; – dall’altro – per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione.

Beni sequestrati
Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha scritto al ministero della Giustizia per chiedere di modificare lo schema di Dpr sui compensi degli amministratori giudiziari dei beni sequestrati e confiscati alle mafie.
Per i commercialisti, infatti, è necessario un cambio radicale nella logica nella determinazione dei compensi degli amministratori giudiziari rispetto a quella adottata dal decreto, essendo del tutto erroneo e immotivato l’aver assunto a riferimento le norme relative ai compensi dei curatori fallimentari. La proposta del Consiglio nazionale, invece, è assumere come paradigma di riferimento la vigente tabella per la determinazione dei parametri dei compensi per le professioni regolarmente di cui al Dm 140/2012, opportunamente adattata in melius alle specificità della disciplina in materia di gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alle consorterie criminali. Oppure, in alternativa, l’utilizzo di contributi annuali forfetizzati in relazione alla singola attività svolta dall’amministratore giudiziario.

Banca dati per incarichi di commissario e liquidatore
Il Consiglio nazionale, con l’informativa n. 50, ha trasmesso agli Ordini territoriali la circolare del ministero dello Sviluppo economico relativa all’aggiornamento della banca dati dei professionisti interessati all’attribuzione degli incarichi di commissario liquidatore, commissario governativo e liquidatore di enti cooperativi. Il ministero, infatti, procede al conferimento di detti incarichi attingendo dalla citata banca dati, che dovrà essere aggiornata ogni due anni. In caso di mancato aggiornamento, allo scadere del biennio dalla data di iscrizione, il ministero procederà d’ufficio alla cancellazione dei professionisti dall’elenco.

Audizione sulla riforma del lavoro
Lo scorso 6 luglio i rappresentanti del Consiglio nazionale dei commercialisti hanno partecipato ad un’audizione presso la commissione Lavoro della Camera in merito ai quattro schemi di decreto legislativo che completano il percorso di attuazione del Jobs act.
I commercialisti hanno presentato quattro documenti per evidenziare osservazioni e proposte di modifica su: razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico dei cittadini e delle imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità; riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive; razionalizzazione e semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale; normativa in materia di ammortizzatori sociali in deroga in costanza di rapporto di lavoro.

Durc on line
Si è svolta il 3 luglio la videoconferenza “Durc on line: l’Inps sede centrale risponde ai commercialisti” , organizzata dal Consiglio nazionale dei commercialisti con l’Inps e trasmessa in diretta streaming da Reteconomy.
Semplificazione del processo, tempestività e facilità di accesso sono i principali vantaggi del Durc on line, il documento unico di regolarità contributiva che, dal 1° luglio 2015, è disponibile solo on line accedendo ai siti di Inps, Inail e Casse edili. Durante la videoconferenza sono stati illustrati il Durc on line e le relative modalità operative, nonché le problematiche emerse nella fase di collaudo e le soluzioni adottate per un’iniziativa che, numeri alla mano, è già un successo.

Assemblea degli Ordini
È stato approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2014 del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili da parte dei rappresentanti degli Ordini territoriali durante l’Assemblea del 1° luglio, svoltasi a Roma presso la sede del Coni.
Si tratta del tradizionale appuntamento con i presidenti ed i vicepresidenti che rappresentano la professione a livello locale e che hanno apprezzato ancora una volta l’idea del Consiglio di far avere loro un ruolo attivo nei processi di approvazione dei conti dell’organo nazionale, con particolare riferimento al bilancio preventivo e consuntivo.
La giornata di lavori è iniziata con la lunga relazione del presidente Gerardo Longobardi sull’attività svolta dal Consiglio nazionale.L’Assemblea ha anche offerto lo spunto per un confronto tra rappresentanti nazionali e locali al fine di tracciare insieme la traiettoria verso cui indirizzare il lavoro futuro.

Audizione sul Ddl concorrenza
Si è svolta il 19 giugno, presso le commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera, l’audizione del Consiglio nazionale dei commercialisti sul disegno di legge annuale sul mercato e la concorrenza.
I commercialisti hanno presentato un documento attraverso cui esprimono un giudizio sostanzialmente critico. L’attenzione della categoria professionale si concentra principalmente su due aspetti della normativa: le semplificazioni previste per le cessioni di immobili di valore catastale non superiore ai 100mila euro e le semplificazioni relative al trasferimento di quote di srl.

Commercialista del lavoro
In un documento messo a punto dalla commissione Commercialista del lavoro, il Consiglio nazionale della categoria mette in fila le sue idee per un miglior funzionamento del mercato del lavoro italiano.
Si tratta di un pacchetto di proposte di semplificazione finalizzato alla creazione di procedure standardizzate a livello nazionale. Con un obiettivo prioritario: favorire l’incontro fra domanda e offerta. Si va dalla richiesta di un’implementazione delle procedure telematiche a quella della creazione di un sistema nazionale per le comunicazioni obbligatorie; dalla richiesta del superamento della territorialità delle liste dei disabili a quella di una semplificazione in materia di denuncia all’Inail degli infortuni sul lavoro; fino all’interoperabilità tra le amministrazioni competenti e gli intermediari.

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