“La diffusione della cultura della legalità” è il titolo del corso nazionale di perfezionamento in materia di gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata che ha preso il via oggi da Bari, organizzato dal Consiglio nazionale dei commercialisti e dall’ANBSC (Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata).
Il corso gratuito, caratterizzato da 20 ore formative che si sviluppano in 5 moduli, si svoltosi oggi presso il capoluogo pugliese verrà successivamente replicato, mediante lezioni frontali, presso la sede degli Ordini territoriali dei commercialisti interessati. I moduli successivi si svolgeranno sempre di lunedì nello stesso orario: 7, 14 e 21 ottobre, 11 novembre.
All’apertura del corso è intervenuto anche Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia, il quale, a margine dell’iniziativa, ha affermato che “per combattere la criminalità organizzata ci vuole un grande gioco di squadra. Questo corso – ha proseguito – dà un’efficace dimostrazione di tutto questo: la partecipazione di forze dell’ordine, magistratura, avvocatura, professioni rende chiaramente l’idea di come si tratti di un concorso di persone, materiale e psicologico, per cercare di combattere al meglio uno dei fenomeni più delicati dell’esperienza criminale. Follow the money, diceva Falcone”. Il viceministro ha anche aggiunto che serve un “equilibrio tra tutela dei terzi e lotta indiscriminata e senza soste al fenomeno mafioso. Gli amministratori hanno un ruolo fondamentale perché devono essere più di altri trasparenti e rispettosi delle regole proprio perché si occupano di beni confiscati alla criminalità”. Sisto si è detto anche convinto che “sequestro e confisca non sono strumenti che possano pregiudicare ma strumenti che aiutano nella lotta contro il crimine”.
Oltre a Sisto, sono intervenuti il presidente del Consiglio nazionale, Elbano de Nuccio, Francesco Russo, prefetto di Bari, Giovanni Signer, questore di Bari, Francesco de Marchis, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Pasquale Russo, comandante provinciale della Guardia di Finanza; Saverio Piccarreta, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Bari e Luciana Di Bisceglie, presidente della Camera di commercio di Bari.
De Nuccio ha sottolineato come “i principali destinatari del corso sono i commercialisti. Conosciamo tutti il ruolo dei commercialisti quali garanti della legalità sia per bonificare le aziende infiltrate sia per aggredire i patrimoni illecitamente accumulati dalle consorterie criminali. Il concetto di legalità per noi commercialisti – ha proseguito – non è semplicemente da intendersi come legittimità ovvero l’essere conforme alla legge e a quanto da questa prescritto, ma per noi la legalità è andare oltre la connotazione formale di mera ottemperanza alle leggi. Significa concretamente porre in essere delle condotte consapevoli e partecipate di legalità percepita, che assurgono a un vero e proprio modello sociale”. “Per noi la legalità – ha concluso – è una scelta di campo con il quotidiano contributo fattivo nell’elaborazione e nella diffusione della cultura della legalità. I commercialisti italiani sono a fianco delle forze migliori, delle istituzioni per combattere la criminalità in questo Paese”.
Il presidente Elbano de Nuccio all’apertura del corso
Ad illustrare il progetto “RENOVATIO” è stata Giovanna Greco, consigliere segretario nazionale dei commercialisti con delega a Funzioni giudiziarie e metodi ADR, che è anche la coordinatrice del progetto. Greco ha spiegato come “il corso ha l’obiettivo di supportare l’ANBSC nelle attività di competenza, formando figure professionali in grado di affrontare, con competenza giuridica e aziendalistica, le sfide poste dagli strumenti di contrasto alla criminalità economica e organizzata nella gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati. L’evento ha una duplice valenza: formare i commercialisti nelle varie aree tematiche di supporto all’ANBSC (attività di revisione, incarico di coadiutore, attività di valutazione di azienda, attività di liquidazione di aziende, delegato alla vendita di beni, etc.) e costituire un’occasione di aggiornamento professionale per i funzionari e dirigenti dell’ANBSC costantemente chiamati ad applicare, tra l’altro, le norme del codice antimafia. Per attivare un processo virtuoso di formazione, caratterizzato da un forte taglio pratico e di comparazione fra le migliori prassi, le lezioni saranno svolte da figure professionali altamente specializzate nei diversi ambiti operativi”.
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