Lotta al finanziamento del terrorismo a antiriciclaggio. Sono i temi affrontati in un discorso tenuto a New York, presso la sede dell’Onu, da Gerardo Longobardi, nel quale il presidente dei commercialisti italiani ha illustrato l’impegno e gli strumenti messi in campo in questo ambito dalla professione e ha indicato la necessità di un lavoro coordinato a livello internazionale per contrastare questo tipo di crimini. L’iniziativa, rivolta a ragazzi delle scuole superiori e a giovani universitari, italiani e di altre parti del mondo, si colloca nell’ambito di un progetto condiviso dal Consiglio nazionale dei commercialisti con l’Associazione diplomatici.
Nel suo intervento, Longobardi ha spiegato perché i commercialisti sono determinati nella lotta al riciclaggio, anche grazie a quello che ha definito “un immenso patrimonio condiviso di competenze tecniche, ma ancor prima, di identità e di etica professionale”.
“Nello svolgimento di delicati incarichi professionali che hanno come oggetto flussi finanziari – ha spiegato agli studenti presenti all’iniziativa – il commercialista si trova in una posizione che gli consente di individuare operazioni sospette e a rischio e di comprendere chi è il reale titolare e il reale beneficiario delle operazioni”. “Il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo – ha affermato – sono problemi di portata internazionale e lo sforzo a contrastarli deve essere condotto su scala globale. Non solo il sistema creditizio, primo tra tutti a rappresentare un’imponente rete di operazioni finanziarie, ma anche case da gioco, agenti immobiliari e una serie di professioni – avvocati, notai e commercialisti – sono chiamati a rappresentare presidi efficaci per la prevenzione degli illeciti”.
“Il Commercialista – ha proseguito – è chiamato a collaborare alla prevenzione degli illeciti utilizzando da un lato le competenze specifiche che ha maturato nelle varie attività e, dall’altro, rispettando precisi precetti deontologici, primo fra tutti quello che impone al professionista di agire nell’interesse pubblico. Il Commercialista è un presidio di legalità”. Longobardi ha poi ricordato come il Consiglio nazionale da lui presieduto abbia seguito da vicino, fornendo un forte contributo scientifico, la decisione di un gran numero di Paesi ex paradisi fiscali di rendere trasparenti e tracciabili tutte le operazioni finanziarie.
“Solo una rete ben integrata di diverse professioni e di diversi operatori – ha sostenuto – può compiere un’efficace opera di prevenzione. Solo operando nella piena integrazione tra operatori nazionali-comunitari ed internazionali si può dare una risposta forte e concreta a questi fenomeni”.
“La nostra professione – ha continuato – lo fa già, sia a livello nazionale che internazionale, attraverso una intensa attività di cooperazione con i nostri colleghi all’estero, e con una stretta cooperazione con la nostra Federazione europea (FEE) e internazionale IFAC. Sviluppiamo assieme linee guida, codici di condotta e tools. Contribuiamo attraverso ricerche e studi allo sviluppo di una normativa anche tecnica che sia efficace e ben impostata, che identifichi bene le fattispecie di reato, preveda sanzioni forti ma anche ragionevoli”.

Responsabile Ufficio stampa del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
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