La seconda Relazione sugli indicatori di benessere equo e sostenibile, così detta relazione BES, è stata trasmessa al Parlamento dal Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Nel 2016 è stata approvata la legge che ha introdotto il Benessere Equo e Sostenibile (BES) nel ciclo di programmazione economica e finanziaria. A partire dal successivo anno 2017, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha iniziato ad elaborare l’Allegato BES al Documento di Economia e Finanza (DEF) e la Relazione al Parlamento sugli indicatori BES.

Secondo il Ministro dell’economia Giovanni Tria si tratta: “di un’innovazione importante, di un concreto passo avanti verso un modus operandi in cui le misure economiche vengono esaminate non solo in base ai loro impatti previsti sul Prodotto Interno Lordo, l’occupazione e i saldi di bilancio, ma anche in termini di effetti attesi sul benessere economico delle famiglie, sulla distribuzione del reddito, sull’inclusione sociale, sull’ambiente”.

Sulla base dei dati forniti dall’Istat, il MEF ha elaborato previsioni, nei diversi domini del benessere, relative al periodo 2018-2019.

La Legge di Bilancio 2019 impatta sui vari aspetti che compongono il benessere. È stata prevista l’adozione di misure che nelle intenzioni del legislatore devono stimolare gli investimenti, incrementare il reddito disponibile delle famiglie, fornire agevolazioni fiscali al tessuto produttivo, contrastare la povertà, migliorare la distribuzione dei redditi e favorire l’attivazione della popolazione in età da lavoro. In questo senso i risultati presentati nella relazione sono incoraggianti per tutti gli indicatori.

Gli indicatori che monitorano il dominio ‘benessere economico’, nel periodo 2019-2021 registrano un aumento del reddito disponibile aggiustato pro capite, pari a 4,5 punti percentuali, ed una riduzione della disuguaglianza dei redditi, con il rapporto tra ultimo e primo quintile di reddito si riduce di 0,5 punti. Ciò deriva in massima parte dall’introduzione del reddito di cittadinanza, dall’estensione del regime forfettario agevolato e dalle assunzioni previste nel pubblico impiego.

Per quanto riguarda il dominio ‘lavoro e conciliazione dei tempi di vita’, si prevede un miglioramento per il tasso di mancata partecipazione al lavoro. Nel periodo 2019-2021 la mancata partecipazione al lavoro si ridurrà di 1,1 punti percentuali e si accompagnerà a una riduzione del divario tra donne e uomini, in calo da 6,1 a 5,3 punti percentuali. In questo ambito le misure che hanno maggiore impatto sul dominio sono quelle relative alle pensioni, l’introduzione del reddito di cittadinanza, gli incentivi all’occupazione, le assunzioni nel settore pubblico e i buoni per l’iscrizione in asili nido pubblici o privati.

Per quanto riguarda il dominio ‘ambiente’, monitorato dalle emissioni di CO2 pro capite, si prevede un miglioramento su cui incidono il rinnovo degli incentivi all’efficienza energetica, che generano impatti positivi anche in termini di investimento e di occupazione, e il meccanismo ‘bonus-malus’ su auto elettriche e a combustione interna.

Gli indicatori del dominio ‘salute’, sono due: eccesso di peso e speranza di vita in buona salute alla nascita, entrambi segnano miglioramenti per gli interventi nell’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche, al potenziamento del personale sanitario.

Il dominio ‘istruzione e formazione’, stimato tramite l’indicatore di uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione, risente positivamente delle risorse destinate al Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, del Fondo per il finanziamento ordinario delle Università nonché dall’introduzione del reddito di cittadinanza.

L’indice di criminalità predatoria, relativo al dominio ‘sicurezza’, registra il potenziamento del personale del comparto sicurezza e difesa e le assunzioni straordinarie delle forze di polizia previste per il quinquennio 2019- 2023.

Riguardo al dominio ‘politica e istituzioni’ la Legge di Bilancio 2019 prevede l’assunzione di personale amministrativo e di magistrati, stimando un miglioramento dell’efficienza della giustizia civile.

Al di là dei meri dati numerici e delle previsioni, che ovviamente risentono della fiducia governativa riposta nelle misure adottate nell’ultima legge di bilancio, la relazione BES si conferma uno strumento importante di lettura del ciclo di programmazione economica e finanziaria, da un punto di vista anche qualitativo e non solo quantitativo.

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