“L’informativa ambientale (E) nella dichiarazione di sostenibilità dell’impresa e nella valutazione del merito creditizio. Indicazioni e criticità per i soggetti obbligati, PMI e microimprese” è il titolo del n. 12 dell’IRS (Informativa Reporting di Sostenibilità) del Consiglio nazionale dei commercialisti realizzata nell’ambito dell’area di delega del consigliere Gian Luca Galletti e della commissione “Reporting di Sostenibilità” di cui è presidente Angeloantonio Russo, autore di questo numero insieme a Monica Peta ed Enzo Tucci.
Il D. Lgs. n. 125/2024 ha recepito in Italia la Direttiva (UE) 2022/2464, Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), prevedendo il contenuto minimo dell’informativa societaria di sostenibilità per gli aspetti ambientali, sociali, di governance e condotta aziendale. L’impresa deve valutare con approccio forward looking gli impatti, i rischi e le opportunità ambientali, materiali e finanziari nel sistema di gestione del rischio e integrarli nella strategia e nel modello aziendale attraverso la pianificazione di azioni e interventi correttivi coerenti con gli obiettivi di sostenibilità.
In tale ottica, l’IRS n. 12 fornisce un orientamento al processo di rendicontazione ambientale ai soggetti obbligati e volontari. L’informativa ambientale è un tema caldo attenzionato dagli stakeholder dell’impresa, che coinvolge la responsabilità dei soggetti garanti della conformità dell’informativa di sostenibilità.
Nel documento vengono affrontati i seguenti temi: i principi di rendicontazione ESRS E in accordo ai requirement della Tassonomia ambientale; le questioni ambientali da includere nella valutazione della doppia rilevanza; il processo di rendicontazione: la mappatura delle questioni rilevanti; la rendicontazione dei rischi ambientali: contenuto minimo per i soggetti obbligati; l’informativa ambientale volontaria di PMI e microimprese nelle indicazioni dell’ESRS VSME; l’informativa ambientale nel dialogo di sostenibilità PMI-Banca e criticità generali.
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