Il palazzo del Viminale, sede del Ministero dell’Interno

Monitorare gli episodi intimidatori compiuti nei confronti degli avvocati, dei commercialisti e dei notai chiamati a svolgere funzioni sussidiarie delle Autorità giudiziarie e indipendenti. È l’obiettivo che ispira il protocollo quadro siglato presso il Ministero dell’Interno tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Consiglio Nazionale dei Commercialisti, il Consiglio Nazionale Forense e il Consiglio Nazionale del Notariato.

L’accordo è stato firmato dal Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani; dal Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, Elbano de Nuccio; dal Vicepresidente del Consiglio Nazionale Forense, Francesco Napoli; dal Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Giulio Biino. Presente anche il Prefetto Annunziato Vardé, Direttore dell’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia.

L’Intesa, di durata biennale, prevede la costituzione di uno specifico Osservatorio – presieduto dal Vice direttore generale della Pubblica Sicurezza, Direttore Centrale della Polizia Criminale, Prefetto Raffaele Grassi – composto dai rappresentanti delle Forze di polizia e degli Ordini professionali, che si prefigge di monitorare e analizzare gli episodi intimidatori ai danni delle suddette categorie professionali ricollegabili agli incarichi ricevuti dalle Autorità giudiziarie e indipendenti.

Tra i compiti dell’Osservatorio rientrano il monitoraggio e l’analisi delle condizioni in cui operano i professionisti e degli episodi intimidatori collegabili alle funzioni sussidiarie della Pubblica amministrazione, che gli stessi sono tenuti a svolgere sulla base di incarichi ricevuti dall’Autorità giudiziaria o altra Autorità amministrativa, anche alla luce delle segnalazioni pervenute direttamente dagli Ordini; la segnalazione alle competenti Autorità di Pubblica Sicurezza delle situazioni che presentano profili di criticità per l’adozione degli interventi ritenuti necessari; la richiesta periodica di informazioni alle Prefetture-UTG e agli Uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

“Un forte apprezzamento per la firma del protocollo” è stato espresso da Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, secondo il quale si tratta di un accordo che “non solo valorizza il profilo pubblicistico delle professioni coinvolte, particolarmente esposte alle ritorsioni della criminalità, ma permette anche il monitoraggio del fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli iscritti al nostro Albo. Le pesanti intimidazioni che colpiscono i professionisti portano allo scoperto una realtà professionale in cui lavorare con diligenza, come prescrive la legge, è diventato pericoloso dal momento che spesso i commercialisti sono oggetto di ripetute minacce a causa dei compiti e delle funzioni sussidiarie che svolgono per la Pubblica amministrazione ai fini della tutela dell’interesse pubblico”.

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