Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC), in collaborazione con l’Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali (Ancrel), ha reso disponibile lo schema di “Parere dell’organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2023-2025“.
Il documento, rispetto alla versione resa disponibile nel mese di dicembre 2022, è aggiornato con le novità della Legge di bilancio 2023 e con le disposizioni normative emanate fino alla data della presente pubblicazione.
Lo schema di parere è predisposto nel rispetto della parte II del TUEL (“Ordinamento finanziario e contabile”) nonché del D.lgs. n. 118/2011 e principi contabili allegati. Peraltro, per la formulazione del parere e l’esercizio delle sue funzioni, l’organo di revisione può avvalersi dei Principi di vigilanza e controllo dell’organo di revisione degli enti locali emanati dal CNDCEC oltre alle check list allegate al parere.
Il documento è composto da un testo Word con una traccia del parere dell’organo di revisione corredata da commenti in corsivetto di colore azzurro oltre che da tabelle e check list. Si raccomanda, prima della predisposizione della documentazione, di leggere attentamente le istruzioni contenute nella guida allegata per l’utilizzo dei documenti in formato Word ed Excel.
Scaricabile dal sito del Consiglio nazionale dei commercialisti, il documento non è vincolante, ma si pone come valido supporto pratico all’attività di vigilanza dei professionisti, fornendo tutti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace, a presidio degli equilibri e dell’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese e con focus specifico dedicato ai controlli sul PNRR.
LEGGI ANCHE
Enti locali, pubblicata la relazione al rendiconto 2022 dell’organo di revisione
economia
Def, Commercialisti: “Ora interventi per il ceto medio”La categoria professionale in audizione parlamentare propone di modulare, in funzione delle risorse disponibili, un ampliamento del secondo scaglione di reddito, quello con aliquota al 35%, da 50 mila a 70 mila euro
diritto
“Un sistema sanzionatorio proporzionato sul reporting di sostenibilità”Lo chiedono ABI, ANIA, Assirevi, Assonime, Confindustria e il Consiglio nazionale dei commercialisti
CNDCEC
Anche il CNDCEC al Future Respect 2024Il Vicepresidente de Tavonatti è intervenuto con una relazione su “I commercialisti per la cultura della sostenibilità d’impresa e l’efficientamento ESG”