Una guida ragionata alla lettura del nuovo Codice Italiano di Etica e Indipendenza, con indicazioni sulla struttura e sugli elementi che ne caratterizzano il contenuto, in modo da consentire a quanti svolgono incarichi di revisione legale dei conti di individuare rapidamente le sezioni e/o i paragrafi di pertinenza degli elementi chiave del Codice. Sono gli obiettivi del documento “Codice italiano di etica e indipendenza: prime indicazioni”, pubblicato dal Consiglio nazionale e dalla Fondazione nazionale Ricerca dei commercialisti. Si tratta anche di uno strumento operativo che ospita nella parte conclusiva due carte di lavoro – estrapolate dal lavoro del Consiglio nazionale dell’aprile 2018, attualmente in fase di aggiornamento, “Approccio metodologico alla revisione legale affidata al collegio sindacale nelle imprese di minori dimensioni” e opportunatamente aggiornate con il Codice Italiano di Etica e Indipendenza – che possono rappresentare una base di partenza, da adeguare e contestualizzare alle fattispecie concreta di uno specifico incarico di revisione.  

Un lavoro, affermano nell’introduzione i due Consiglieri nazionali dei commercialisti con delega ai “Sistemi di controllo e revisione legale (financial e non financial), Gian Luca Ancarani e Maurizio Masini, che “conferma il costante impegno del CNDCEC a favore dei colleghi che svolgono incarichi di revisione legale dei conti”. “La pubblicazione del Codice Italiano di Etica e Indipendenza – scrivono – non rappresenta solo un adempimento di legge, ma consente anche di rafforzare ulteriormente il ruolo di garante del revisore fra i “redattori” del bilancio e i “fruitori” del bilancio stesso”.  

 

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