E’ da oggi in pubblica consultazione sul sito del Consiglio nazionale dei commercialisti (www.commercialisti.it) il documento “La revisione legale nelle “nano imprese”, riflessioni e strumenti operativi”. La consultazione si chiuderà il prossimo 20 novembre. Fino a quella data sarà possibile inviare osservazioni all’indirizzo mail consultazionerevisione@commercialisti.it. L’intento del documento è quello di fornire strumenti di supporto ai commercialisti nello svolgimento degli incarichi di revisione dei bilanci delle nano-imprese nell’ambito degli attuali standard professionali di riferimento, adattando, tuttavia, il proprio approccio e scegliendo le tecniche di revisione più appropriate alle peculiarità dell’incarico.

Il nuovo codice della crisi d’impresa ha dilatato lo spazio di applicazione della revisione legale, nel quale rientrano ora anche quelle ormai convenzionalmente etichettata sotto la denominazione di “nano-imprese”, alludendo non soltanto alla minore entità dei parametri di bilancio a cui si deve fare riferimento, ma anche alle differenti caratteristiche delle stesse.

“Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti – afferma il presidente nazionale della categoria  Massimo Miani – ha avuto un ruolo attivo nell’ambito del dibattito tecnico che, con l’abbassamento delle soglie di esenzione, ha portato a un notevole ampliamento della platea di società soggette all’obbligo di revisione. Per le realtà aziendali di dimensioni molto ridotte il costo della revisione potrebbe risultare in prima battuta eccessivamente gravoso. In realtà, ciò è ampiamente compensato dal fatto che potranno godere, al pari delle imprese di entità maggiore, dei tanti benefici derivanti dalla revisione dei bilanci in quanto presidio di garanzia per l’attendibilità, la chiarezza e trasparenza dell’informativa finanziaria”.

Miani sostiene però che “potrebbe essere estremamente complesso svolgere gli incarichi di revisione legale in contesti aziendali di dimensioni minori seguendo gli stessi standard professionali di riferimento, ossia i principi di revisione internazionali ISA Italia, elaborati per essere applicati anche nella revisione delle società quotate e negli altri Enti di interesse pubblico. Preoccupazione, questa, che finalmente è condivisa anche a livello europeo e mondiale e alla quale si sta cercando di porre rimedio. Il nostro auspicio è che si sviluppi un set separato di principi di revisione ad hoc per lo svolgimento degli incarichi in contesti aziendali di minori dimensioni e complessità”.

“Il Consiglio nazionale – spiega il Consigliere nazionale delegato alla materia, Raffaele Marcello – sostiene da tempo negli organismi internazionali cui partecipa la necessità di elaborare un set separato di principi specifici per le imprese di minore complessità. Alla luce dei nuovi limiti imposti dal codice della crisi d’impresa, si è ritenuto doveroso un intervento su questo delicato tema. Se già la fascia dimensionale delle imprese di minori dimensioni aveva coinvolto il Consiglio nazionale dei commercialisti in un processo di produzione di strumenti al servizio di una revisione “scalata”, a favore degli iscritti agli ordini territoriali locali, a maggior ragione si pone l’esigenza di far fronte all’ennesima sfida che la revisione legale pone al mondo della professione. Il lavoro che poniamo in consultazione, pur non rappresentando un principio stand-alone, giacché il revisore di una nano-impresa non può prescindere dalla conoscenza e dalla comprensione di tutti i principi ISA Italia, si pone, tuttavia, l’obiettivo di agevolare la corretta applicazione degli stessi consentendogli di acquisire, come base per il proprio giudizio, una ragionevole sicurezza che il bilancio nel suo complesso non contenga errori significativi. Sarà poi cura del Consiglio nazionale – conclude Marcello – favorire i processi di diffusione di questo strumento e di formazione sul tema negli ordini territoriali”.

 

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