Un Protocollo d’intesa finalizzato alla predisposizione di linee guida di comportamento per gli organi sociali degli enti del Terzo settore per evidenziare, nella specificità dei casi, i comportamenti ritenuti adeguati in ordine alle responsabilità ed alle funzioni indicate dalla normativa vigente. Lo hanno firmato nei giorni scorsi Massimo Miani, presidente del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili (CNDCEC), e Stefano Tabò, presidente dell’Associazione dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSVnet).

I due enti si impegnano a promuovere iniziative di informazione e formazione a livello nazionale e locale attraverso corsi, seminari, conferenze, convegni, pubblicazioni sulla Riforma del Terzo settore. Nel caso delle iniziative di formazione, anche specialistica, il Consiglio nazionale dei commercialisti potrà riconoscere agli iscritti all’Albo i crediti necessari per adempiere agli obblighi della formazione professionale continua.

La convenzione prevede inoltre l’elaborazione di criteri, requisiti e procedure per l’esercizio dell’attività di autocontrollo (ai sensi dell’art. 91 del Codice del Terzo Settore) da parte dei Centri di Servizio per il Volontariato nei confronti dei loro associati, anche per favorire il coinvolgimento dei commercialisti a livello locale in tale attività. Per questo motivo, il CNDCEC e CSVnet favoriranno la formalizzazione di specifiche intese tra gli Ordini locali dei commercialisti ed i Centri di Servizio competenti territorialmente.

“In base al nostro ordinamento professionale – afferma il presidente del CNDCEC, Massimo Miani – sono oggetto della professione le funzioni di consulente, sindaco e revisore anche negli enti del Terzo settore. Il Consiglio nazionale, inoltre, ha istituito una specifica area di delega relativa al settore Non profit nell’ambito della quale ha definito forme di controllo indipendente sul funzionamento degli stessi enti. Il Protocollo rappresenta quindi un ausilio a supporto degli iscritti per l’esercizio delle loro funzioni nell’ambito degli organi di controllo degli enti del Terzo settore e, più in generale, nei confronti dei soggetti non profit caratterizzati da una forte valenza sociale”.

“Con la recente riforma – afferma Maurizio Postal, consigliere CNDCEC delegato al Non profit – il mondo del Terzo settore acquisisce maggiore importanza per la nostra categoria, impegnando i professionisti ad un confronto con gli operatori su soluzioni condivise per rispondere alle nuove e più specifiche competenze e conoscenze richieste dalla normativa. Da questo punto di vista, i Centri di Servizio per il Volontariato in base al d.lgs. 117/2017 hanno visto riconosciuto un ruolo istituzionale di organizzazione, gestione ed erogazione di servizi di supporto per promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari negli enti del Terzo settore”.

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