Con la Nota di aggiornamento al DEF 2018 arriva il Rapporto programmatico del Governo sulle spese fiscali.

Un documento programmatorio previsto dalla disciplina di monitoraggio cui è affiancato un documento ricognitivo tecnico: il Rapporto annuale sulle spese fiscali, che viene elaborato ogni anno  dalla “Commissione tecnica sulle tax expenditures” nominata dal Ministro dell’economia e delle finanze. È interessante, in attesa  della presentazione del DEF e poi della Legge di Bilancio, esaminarne i dati così come presentati da un accurato studio effettuato dall’Impact Assesment Office del Senato.

Il Rapporto effettua la ricognizione delle spese fiscali vigenti nell’ordinamento nazionale – cioè qualsiasi forma di esenzione, esclusione, riduzione dell’imponibile o dell’imposta o regime di favore derivante dalle norme in vigore.

Il Rapporto 2017, ora disponibile, ha individuato 466 spese fiscali erariali e 170 spese fiscali locali, tra cui 19 agevolazioni erariali scadute a fine 2017. Il totale delle misure erariali locali è invece di 636. L’impatto finanziario del complesso delle spese fiscali erariali ammonta per l’esercizio 2018 a circa 54,2 miliardi di euro. L’onere complessivo delle agevolazioni in materia di tributi locali è di circa 20,9 miliardi di euro.

Tra queste misure, le tre più rilevanti per impatto finanziario nell’esercizio 2018 sono le seguenti:

  • La cedolare secca (aliquote al 21%/15% sui canoni di locazione di abitazioni): 1,6 mld euro.
  • La detassazione premi di produttività (imposta sostitutiva del 10% fino ad un massimo di 3000 euro ai lavoratori dipendenti privati con limite reddituale di 80.000 euro): 1,14 mld euro.
  • Il super-ammortamento e iper-ammortamento: 1,13 mld euro.

Relativamente alla natura delle spese fiscali, esse sono in grandissima parte riconducibili ad esclusioni/esenzioni di imposta.

Ne risulta una spesa fiscale che per circa un terzo è incentrata sulle politiche per la casa (deduzioni prima casa e cedolare secca) e per oltre un quarto sulle misure di politica del lavoro.

Ciò descrive una spesa fiscale che per quasi due terzi è composta dalle agevolazioni/esenzioni IRPEF e che ha come beneficiari per oltre il 70% persone fisiche, riconosciuta sotto forma di detrazioni di imposta.

Sono solo 3 le misure che fanno registrare frequenze superiori ai 10 milioni di beneficiari:

  • la deduzione della rendita catastale per la prima casa (26,1 milioni di beneficiari, con un vantaggio finanziario pro capite pari a 141,4 euro);
  • la detrazione per spese sanitarie, mediche e di assistenza specifica (17,5 milioni di persone interessate, con effetti finanziari pro capite pari a 178 euro);
  • il Bonus 80 euro, che secondo il Rapporto raggiunge 11,15 milioni di persone, con effetti finanziari pari a 8,9 miliardi di euro per ciascun anno del triennio 2018-2020.

È invece interessante vedere le misure fiscali con il minor numero di beneficiari, ma con i più elevati effetti pro capite:

– la deduzione per società cooperative e loro consorzi di somme ripartite tra i soci a titolo di restituzione o maggior compenso: presenta effetti finanziari pro capite pari a 62.518,0 euro e beneficia 305 soggetti.

– la deduzione di somme corrisposte a consorzi cui le imprese aderiscono ottemperando a obblighi di legge; deducibilità riconosciuta anche a fini IRAP: ha effetti finanziari pro capite di 75.370,8 euro a favore di 445 soggetti.

  • l’esenzione dall’IRES del reddito d’impresa derivante dalla locazione immobiliare: presenta effetti finanziari pro capite pari a 89.095,7 euro e agevola 376 destinatari.
    – il credito d’imposta per acquisto di autoambulanze e mezzi antincendio da parte di ONLUS e associazioni di volontariato, articolo 20 del D.L. n. 269 del 2003 – fa registrare effetti finanziari pro capite pari a 109.243,7 euro e agevola 119 soggetti.

– il credito di imposta sulle reti di teleriscaldamento alimentato con biomassa ed energia geotermica: ha effetti finanziari pro capite pari a 111.267,6 euro e 213 fruitori.

  • l’imposizione forfetaria reddito da navi iscritte nel registro internazionale: produce effetti finanziari pro capite pari a 234.444,4 euro e 90 beneficiari.
  • ha effetti finanziari pro capite pari a 242.550,2 euro e 69 soggetti.

– il regime forfetario della tonnage tax, artt. da 155 a 161 del TUIR – fa registrare effetti finanziari pro capite pari a 467.088,6 euro e 79 soggetti.

  • le imposte di registro ipotecaria e catastale applicate in misura fissa per apporti ai fondi immobiliari chiusi: presenta effetti finanziari pro capite pari a 790.737,1 euro e beneficia 4 soggetti.

Numeri veramente importanti, non a caso la maggioranza di Governo, nella ricerca delle coperture per le misure più significative del Contratto di Governo, cioè Reddito di Cittadinanza e Flat Tax, si sta concentrando proprio sule spese fiscali. Se tale linea di intervento venisse confermata, nel Rapporto 2018 potrebbe registrarsi una diminuzione delle principali voci di spesa fiscale o delle platee che ne sono interessate.

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