Achille Coppola, segretario del Consiglio nazionale dei commercialisti

“Il pieno successo del Superbonus è frenato da congiunzione nociva dovuta al fatto che i principali gruppi bancari hanno stretto accordi con le grandi società di consulenza, che non stanno dando una risposta pienamente efficiente. La natura stessa del provvedimento avrebbe dovuto invece portare ad un ben maggior coinvolgimento di soggetti di minor dimensione: piccoli consulenti, piccole aziende, piccoli istituti di credito. I grandi attori stanno sclerotizzando il mercato”. E’ quanto sostenuto dal Segretario del Consiglio nazionale dei commercialisti, Achille Coppola, nel suo intervento all’incontro con i leader politici promosso dalla “Filiera dell’edilizia”. Coppola ha aggiunto che “è questo il motivo per il quale i commercialisti stanno lavorando ad un accordo con gli stessi istituti di credito e con il sistema camerale, puntando a dare un carattere più concreto e rapido alle pratiche relative al Superbonus, specie sul fronte della cessione del credito”.

Coppola ha poi sostenuto la necessità di una proroga e di una semplificazione del provvedimento, aggiungendo però che “sarebbe auspicabile che gli interventi a sostegno della rigenerazione edilizia diventino strutturali”. Il segretario del Consiglio nazionale dei commercialisti ha anche denunciato “il ritardo del nostro Paese rispetto al grande tema del recupero statico del patrimonio edilizio”.

Nei giorni scorsi il Consiglio nazionale aveva aderito all’appello per la proroga sottoscritto con Ance, Federlegno arredo, Alleanza delle cooperative, Anaepa Confartigianato, Cna costruzioni, Casartigiani, Fillea CGIL, Filca Cisl, Feneal Uil, Claai, Confapi Aniem, Anaci, Isi, Oice, Rete professioni tecniche e Federcostruzioni.

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