Un incremento potenziale per l’export italiano di circa 980 milioni di euro entro il 2020 ed un canale di inserimento particolarmente interessante verso i mercati emergenti dell’area Asia-Pacifico. Ecco quello che può rappresentare l’Australia per i commercialisti italiani e le loro aziende clienti. Senza dimenticare che, secondo la Farnesina, l’economia australiana gode complessivamente di ottima salute, come confermato dalla tripla A riconosciutale dalle principali agenzie di rating internazionali, dalla riduzione del tasso di disoccupazione (5,7%) e dall’inflazione sotto controllo (1,5%).
È per questi motivi che l’A.I.C.E.C. (Associazione Internazionalizzazione Commercialisti ed Esperti Contabili) ha organizzato una missione a Sidney dal 3 al 10 novembre 2018 per promuovere opportunità di collaborazione e investimento tra i due Paesi, conoscere i mercati di sbocco offerti e consentire anche l’eventuale partecipazione al concomitante Congresso mondiale della professione contabile “WCOA 2018” organizzato da IFAC, che si svolgerà sempre a Sydney dal 5 all’8 novembre.
La missione dell’A.I.C.E.C., che ha come principale obiettivo la promozione del Made in Italy in ambito imprenditoriale e professionale, permetterà a professionisti e imprese di incontrare le istituzioni, gli stakeholder locali ed i colleghi che rappresentano la professione in Australia per creare opportunità strategiche di crescita. Per questo motivo, la partecipazione alla missione è consentita non solo ai commercialisti, ma anche alle loro aziende clienti per permettergli di vivere insieme l’esperienza internazionale ed essere informati sulle opportunità offerte. Al commercialista basterà utilizzare un format (inserire link) per comunicarlo alle aziende interessate. Alla missione prenderanno parte anche 40 imprese australiane selezionate con cui i commercialisti potranno interagire per organizzare eventuali B2B.
“Il supporto del commercialista – spiega Giovanni Gerardo Parente, presidente dell’A.I.C.E.C. – è necessario e insostituibile per affiancare soprattutto le piccole e medie imprese italiane che già operano nei mercati esteri o che hanno il desiderio o la necessità di operarvi. La specifica competenza dei commercialisti nella consulenza d’impresa in ambito internazionale rappresenta uno dei possibili settori di specializzazione della professione, che può agevolmente tradursi in un’importante crescita tanto del professionista quanto delle imprese clienti. In questo ambito, l’A.I.C.E.C. ritiene quanto mai opportuno affiancare il progetto “Attività d’impresa” del Consiglio nazionale alle proprie iniziative, coinvolgendo anche i colleghi già specializzati nel cluster del Mady in Italy”.
“Mi auguro che alla missione partecipi il maggior numero di commercialisti – ha concluso Parente –. L’Australia infatti è il 28° mercato di destinazione dell’export italiano. Ampi margini di crescita sono riconosciuti ai settori dell’alta moda, dell’agroalimentare e dell’arredamento, stante il noto apprezzamento del consumatore australiano per il made in Italy. Con le nostre missioni vogliamo contribuire a raggiungere gli obiettivi del Piano straordinario del governo per la promozione del made in Italy e l’attrazione degli investimenti, rafforzando il ruolo del commercialista per l’internazionalizzazione delle imprese italiane”.
Informazioni sulla missione al seguente link:
http://www.commercialisti.it/Portal/Documenti/Dettaglio.aspx?id=ee52c76e-7913-4bbd-92d7-92321144f695
Giornalista professionista, addetta stampa del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, redattrice di Press Magazine
economia
Il PNRR al servizio dei territori al centro dell’evento Mimit – Consiglio nazionale dei commercialistiIl ministro Urso e il presidente de Nuccio all'iniziativa congiunta dedicata alle iniziative di sviluppo per il tessuto produttivo italiano
CNDCEC
Commercialisti, gender pay-gap e poco tempo per la vita privataPresentati oggi a Roma I risultati di una ricerca condotta dal Comitato nazionale pari opportunità della categoria con la Fondazione nazionale
CNDCEC
Gestori crisi d’impresa, corso online dal 10 dicembreIl percorso formativo, fruibile on demand fino al 27 marzo 2025, è suddiviso in 4 moduli per un totale di 18 ore. Possibilità di seguire un quinto modulo opzionale di 5 ore