Si svolgerà il prossimo 8 luglio (ore 9.00-13.30)  in modalità mista, in presenza presso l’Aula Poeti dell’Università di Bologna Alma Mater Studiorum e a distanza, il convegno “La  riforma del giudice tributario:  indipendenza, specializzazione, professionalità”, organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti di Bologna, presieduto da Enrica Piacquaddio, e dal Coordinamento ODCEC  Emilia Romagna (CODER), presieduto da Marco Dallagiovanna, insieme al Dipartimento di sociologia e diritto dell’Economia dell’Alma Mater Studiorum, che verrà moderato da Francesco Tundo ordinario di diritto tributario presso la stessa Università di Bologna.

Al convegno saranno presenti il Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Elbano de Nuccio, il Prorettore dell’Università di Bologna Giorgio Bellettini, la consigliera nazionale dei commercialisti delegata al contenzioso tributario Rosa D’Angiolella ed i principali attori della riforma.

Il Presidente dell’ODCEC di Bologna, Enrica Piacquaddio, sottolinea che “per la qualificazione del giudice occorre una formazione e quindi una competenza ampia, e per i nuovi giudici occorrerà attingere tra i laureati in economia, oltre che tra quelli in giurisprudenza”.

Già nelle scorse settimane, il presidente de Nuccio aveva espresso la posizione del Consiglio nazionale sulla professionalizzazione dei magistrati tributari in una lettera inviata alla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, al Ministro dell’Economia, Daniele Franco e ai presidenti delle Commissioni Finanza e Giustizia di Camera e Senato.

“L’ammissione al concorso per la nomina a magistrato tributario attualmente prevista dal disegno di legge ‘Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributari’, volto a realizzare l’obiettivo posto dal PNRR di rendere più celere il contenzioso tributario, per i soli laureati in giurisprudenza, e non anche per quelli in economia, esclude competenze tecnico-professionali fondamentali e rischia di vanificare del tutto il dichiarato obiettivo di un rafforzamento della specializzazione del giudice tributario”, aveva sottolineato il presidente dei commercialisti italiani.

Posizione ribadita, nei giorni scorsi, dalla consigliera D’Angiolella nel corso di una audizione informale sul disegno di legge di riforma della giustizia tributaria presso l’ufficio di presidenza delle Commissioni Giustizia e Finanze del Senato.

“La scelta di limitare ai soli laureati in giurisprudenza l’accesso al concorso – aveva affermato la consigliera – rischia di produrre una disparità di trattamento a danno dei laureati in economia, specie se si considera che proprio le competenze tecnico-professionali dei commercialisti hanno sinora assicurato la necessaria interdisciplinarità delle attuali commissioni tributarie. Le materie di contabilità aziendale e bilancio, fondamentali per il giudizio tributario di merito, non sono invece rinvenibili nei laureati in giurisprudenza”.

La partecipazione è gratuita. L’evento è valido ai fini della Formazione Professionale Continua Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (5 crediti).

Link per partecipare in presenza previa iscrizione (max 120 partecipanti).

Link per partecipare a distanza previa iscrizione.

 

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