Il gruppo di studio sulla Voluntary Disclosure dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, con la Fondazione Nazionale dei Commercialisti, ha prodotto un documento in materia di collaborazione volontaria.
Suddiviso in diciotto temi d’interesse, lo studio esamina questioni e criticità connesse alla VD, proponendo soluzioni operative tecnicamente finalizzate a chiarirne in via interpretativa alcuni aspetti, nella consapevolezza dell’importanza di tale disposizione per avviare una nuova fase di compliance fiscale in Italia.

Tutte le proposte operative prospettate hanno come denominatori comuni il rispetto dei principi di spontaneità, la completezza e la veridicità propri della collaborazione volontaria, con l’obiettivo di eliminare quegli ostacoli che potrebbero pregiudicare il buon esito del provvedimento.
Lo studio propone l’eliminazione di qualsiasi meccanismo presuntivo finalizzato a considerare i prelievi quali redditi, l’illustrazione di alcune assunzioni per lo svolgimento dei calcoli con il metodo analitico, l’inquadramento fiscale dei soggetti c.d. “esterovestiti” e la semplificazione per la gestione delle voluntary disclosure per i delegati.

L’Ordine di Milano e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti auspicano inoltre che si proceda a un attento esame di altre importanti questioni legate alla voluntary disclosure, come ad esempio il tema dei criteri residuali in assenza di informazioni per i conteggi analitici, la considerazione delle imposte pagate all’estero e un trattamento appropriato per i redditi assoggettati ad euro ritenuta.

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