Cessione di azienda con patto di riservato dominio, sequestro e confisca antimafia: problematiche applicative e orientamenti giurisprudenziali” è il titolo del documento pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione nazionali dei commercialisti, firmato da Giovanna Greco (Consigliere nazionale delegato alle Funzioni giudiziarie e ADR), Luca D’Amore e Andrea Manna.

Il lavoro analizza l’istituto della cessione con patto di riservato dominio avente a oggetto aziende poi attinte da misura ablativa con la necessaria disamina degli indici sintomatici elusivi e del quadro giurisprudenziale.

L’esigenza di un approfondito scrutinio della cessione di azienda con patto di riservato dominio risulta assai rilevante giacché, dietro tale forma di cessione possono concretamente celarsi tentativi di elusione della misura patrimoniale potenzialmente espressivi di dinamiche criminali. Di qui l’ampia rassegna della giurisprudenza, offerta dal documento, in ordine all’individuazione di alcuni indici di anomalia relativi a tali tipologie contrattuali. Il modus operandi delle consorterie criminali può infatti sovente manifestarsi con l’impiego di schemi fattuali e giuridici che, seppur potenzialmente espressivi di dinamiche criminali (riciclaggio o reimpiego di proventi dall’illecita natura), non sempre sono immediatamente percepibili come elusivi/illeciti.

 

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