Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha emanato il secondo documento della serie dedicata agli approfondimenti tecnico-applicativi sui principi contabili nazionali. Il nuovo contributo, dedicato all’OIC 24: immobilizzazioni immateriali, esamina alcuni aspetti inerenti le novità del documento pubblicato dall’Organismo Italiano di Contabilità nel gennaio 2015, fornendo anche alcune considerazioni sul trattamento contabile delle poste esaminate. In linea, poi, con quanto già fatto con il precedente documento concernente l’OIC 16, l’elaborato presenta una sezione sull’esame dell’impatto a livello fiscale delle nuove disposizioni.

Nello specifico, il documento – redatto grazie al contributo della Commissione per lo studio dei principi contabili nazionali presieduta dal prof. Capodaglio – si sofferma sulla problematica del trattamento contabile degli oneri che originano dalla ristrutturazione del debito. In questo contesto, il Consiglio auspica una revisione dell’OIC 6 “Ristrutturazione del debito ed informativa di bilancio” al fine di poter prevedere che i richiamati oneri possano essere capitalizzati ed inclusi nella classe delle immobilizzazioni immateriali.

Allo stesso tempo, sono illustrate alcune nuove disposizioni relative ad altri temi toccati dall’OIC 24 come l’avviamento, la cui contabilizzazione sarà oggetto, peraltro, di una revisione normativa a seguito del prossimo recepimento della direttiva 2013/34/EU, gli oneri finanziari, i materiali aventi finalità promozionali.

“Lo studio e l’applicazione pratica dei principi contabili – afferma il Presidente del Consiglio nazionale della categoria, Gerardo Longobardi – acquisiscono una rilevanza strategica per la nostra professione. I commercialisti sono, infatti, chiamati periodicamente a confrontarsi con le imprese; in una prospettiva operativa, la misurazione periodica con le esigenze e le principali criticità di rappresentazione finanziaria e trattamento fiscale delle imprese fornisce un bagaglio di conoscenze fondamentale per lo sviluppo di best practice. L’esame delle principali criticità può, peraltro, essere utile anche in vista della riscrittura dei principi contabili nazionali, che si renderà necessaria con l’introduzione delle nuove disposizioni dell’Unione Europea”.

“Il Consiglio nazionale – spiega Raffaele Marcello, consigliere delegato d’area – auspica di poter contribuire fattivamente al progetto di migliorare la qualità dei bilanci a favore delle imprese, degli iscritti e degli operatori. Al fine di fornire evidenze pratiche sull’adozione delle migliori prassi, è stato, in aggiunta, deliberato l’avvio di un progetto, in coordinamento con altri soggetti qualificati, per la creazione di un osservatorio dei bilanci, capace di studiare ed analizzare gli effettivi comportamenti contabili tenuti da un campione significativo di imprese che adottano le norme codicistiche per la redazione del bilancio”.

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