Puntare ad una migliore utilizzazione delle risorse pubbliche per elevare il livello qualitativo dei servizi resi ai cittadini ed assicurare l’equilibrio dei conti pubblici anche mediante l’utilizzo ottimale dei fondi europei. Con queste finalità nasce protocollo di collaborazione firmato nei giorni scorsi da Massimo Miani, presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, e Angelo Buscema, presidente della Corte di Conti.

L’accordo nasce sulla base di un’ampia gamma di aree di comune interesse nelle quali il Consiglio nazionale dei commercialisti e la Corte dei Conti esercitano i rispettivi ruoli e funzioni, che vanno dal controllo sugli enti pubblici e sugli enti territoriali e locali alla giustizia tributaria fino al controllo sull’uso dei fondi europei.

Nelle prossime settimane verrà pianificato un primo piano di attività per il periodo autunnale, in particolare per la realizzazione di una formazione adeguata dei soggetti pubblici che operano nei settori finanziari ed economici nell’ottica della trasparente rappresentazione contabile dei risultati della gestione, improntata alla costante rispondenza all’obbligo di accountability che ne permea la funzione.

“La firma del protocollo rappresenta un importante riferimento sia per il Consiglio nazionale che per tutti i nostri iscritti che svolgono quotidianamente attività di rilievo per la finanza pubblica – afferma il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Massimo Miani – e riconosce la rilevanza del portato normativo introdotto dal Jobs Act in materia di rimessione di atti pubblici alle professioni organizzate in ordini o collegi, che mira a rendere concreto il principio di sussidiarietà alla pubblica amministrazione”.

“L’accordo sottolinea altresì l’importanza di una collaborazione tra soggetti qualificati – conclude Miani – ai quali la collettività possa rivolgersi nell’ottica di una effettiva compliance con il sistema normativo e regolamentare. Il miglioramento della risposta verrà declinato in termini di rafforzamento dei controlli, organizzazione, servizi resi ed ottimizzazione dell’uso delle risorse pubbliche nell’ottica della cultura della legalità e del buon funzionamento degli Enti”.

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